Tu mandi, Io pubblico

Posted by admin | Brodo | venerdì 30 Marzo 2007 09:27

L’estratto che pubblico è tratto da una mail fiume di un fan
che mi minaccia.

“Corona è un timido principiante.
Ho una foto tua nudo, a letto, mano nella mano
con un tuo coinquilino (e tu sai che dico davvero…).
Roba da far impallidire Sircana.
Per non pubblicarle sul mio nuovo sito “www.marchetto_exposed.com”
PRETENDO che la prossima volta che passi per mil-Ano
tu mi venga a trovare con una bottiglia di prosecco.”

Sound: “Da Mystery Of Chessboxin'” – Wu-Tang Clan: “Enter The Wu-Tang – (36 Chambers)”

Io > Noi > Voi

Posted by admin | Brodo | mercoledì 28 Marzo 2007 13:14

Giornate.
Terribili.
Nevrosi e insonnia fanno coppia fissa.
Tento di sedarle dormendo nei sedili di un treno.
Concentrazione zero.
Di solito scrivo ciò che accade a un metro da me.
Ora, quello che accade a un metro da me, non riesco a vederlo.

Da questo momento il blog è vostro.
Io mi prendo una pausa.
Pochi giorni. Ma ne ho bisogno.

Ma non rimarrà vuoto.
Ci scriverete voi.

1.500 caratteri.
Non uno di più.
Spazi inclusi.
Tema libero.
Unica regola: scrivere come lo scriverei io.
Frega nulla della forma. Zero.
Scrivete solamente immedesimandovi.
Altamente consigliate versioni parodistiche e satiriche.
Non dimenticate la colonna sonora.

Spedite il tutto a enrico.marchettoCHIOCCIOLAgmail.com
Pubblicherò a mia discrezione.

In bocca al lupo.

Valentino Kanzyani gira i dischi per voi

Souvenir da Milano

Posted by admin | Brodo | lunedì 26 Marzo 2007 10:51

albanocarrisi.jpg

Bottino grosso stavolta.

Sceglietene una qualunque del Maestro di Cellino San Marco

Genetliaco: Citizencamp Special Edition

Posted by admin | Brodo | lunedì 26 Marzo 2007 09:45

Per chi capitasse qui per la prima volta consiglio una visita alla categoria “Genetliaco“.
Dal primo gennaio non mi faccio la barba.
Perchè voglio partecipare alla gara di barba e baffi durante i festeggiamenti per l’imperatore Franz Joseph a Giassico, il 18 agosto.
Ogni settimana una foto, a testimoniare la crescita.

La foto di questa settimana mi ritrae al CitizenCamp a Casalecchio di Reno in compagnia di Giorgio Jannis (ah colgo l’occasione per ringraziarti pubblicamente)

genetliaco7.jpg

Il CitizenCamp è stato grandioso.
Tre interventi su tutti: quintarelli, minimarketing ma soprattutto bolsi.
Anzi quest’ultimo abbiate la curiosità di leggervi tutto il suo blog.
Impressionante.

Per il resto tanta sana socialità.
Qui trovate l’aggregazione dell’evento.
Anyway un venerdì e un sabato intensi.

In sottofondo un pezzo dei Cake a caso

Breve Introduzione al Neo-Terrorismo

Posted by admin | Brodo | sabato 24 Marzo 2007 17:27

Vi avverto. Vado a trattare un argomento pesante.
Su cui però sto ragionando da parecchio.
Se lo scrivo qui, lo scrivo per dibatterne con voi.
E molto probabile che abbia scritto stronzate.
Cerco confronti.

Domanda: cos’è il terrorismo?

La miglior definizione possibile di terrorismo è incastonata
all’interno di un dialogo scritto da Quentin Tarantino
per la puntata doppia di C.S.I., “Sepolto Vivo”.

Grissom: “Ma lei chi è? Un terrorista?”
Terrorista: “Dipende. Lei è terrorizzato?”

E’ importante questo dialogo. Segnatevelo. E mettetelo per il momento da parte.

Ritorniamo a Fabrizio Corona. E al “sistema del ricatto”.
Che cosa succede?
Si tratta semplicemente di un’equazione.
I soldi stanno a una fotografia compromettente come il mantenimento dello status sta all’autorità che il personaggio ritratto nella fotografia ricopre.

x (i soldi) : f (foto) = s (status) : v (vip)

Occopi una posizione di potere?
Vuoi mantenere la posizione di potere?
E’ molto probabile che se ti beccano con una fotografia compromettente,
la fotografia sarà moooolto compromettente e il valore della foto sarà molto alto.

Immaginiamo per un attimo di eliminare dall’equazione i soldi.

E’ impossibile ma immaginiamolo.
Immaginiamo che Fabrizio Corona non esista. Che non sia avido di denaro,
e che quando vede un corpo di una donna non pensi subito “a un grande euro”
come ha dichiarato.

Tolto l’elemento “lucro”, inseriamo un elemento antropologico importantissimo
più vicino a un valore d’uso che a un valore di scambio come il denaro appunto.

Quindi all’equazione di prima sostituiamo al lucro la parola “utilità”.
Bene.
Quindi l’equazione diventa:

x (utilità) : f (foto) = s (status) : v (vip)

Poniamo atto che in un immediato futuro, cosa molto probabile,
Fabrizio Corona venga assolto. Perchè il fatto non sussiste.
E’ già accaduto con il Savoia Senior. E ci sono alte probabilità che accada con Corona.
E poniamo che fotografare un personaggio pubblico e poi VENDERGLI la foto per farci i soldi sia legale.

Quindi la prima equazione con cui ho aperto l’intervento
è socialmente inaccettabile, ma giuridicamente accettabile.

Per la proprietà transitiva anche la seconda equazione
quella con l’ “utilità” al posto del “lucro” è giuridicamente accettabile.

Rimane un dubbio: è socialmente accettabile?

Credo sia meglio arrivare al sodo.

Io credo che il “Caso Corona”
sia il più grande avvenimento degli ultimi 30 anni in Italia.
Perchè ci dà speranza. Dà speranza al senso della lotta civile contro la barbarie.
Anzi, utilizzare la stessa barbarie per distruggere la barbarie.

Immaginate un neo-terrorista.
Immaginate che il neo-terrorista abbia come primo obiettivo la rivendicazione di un diritto
e come ultimo obiettivo il rovesciamento del potere costituito.
Immaginate che il neo-terrorista non abbia alcun scopo di lucro,
gli unici soldi che concepisce sono diretti a una redistribuzione del reddito per altri neo-terroristi.
Immaginate che il neo-terrorista abbia come unica arma il proprio telefonino.
Il nemico del neo-terrorista è il politico corrotto, l’intellettuale pigro, il barone universitario nepotista e arrogante e molti altri ancora.

Immaginate che il telefonino produca delle foto.
Chi è inquadrato nelle foto si sta facendo fare un pompino da un trans.
Chi è inquadrato nelle foto ha appena fatto una conferenza stampa in televisione contro i Dico e a favore della famiglia tradizionale.
Chi è inquadrato nelle foto è un essere immondo.
Perchè agisce universalmente esattamente al contrario di come agisce quotidianamente.
Con il serio intento di estendere al vostro quotidiano il proprio universo ideale che nemmeno lui condivide nel suo quotidiano.

Immaginate che abbiate scattato voi quelle foto.
Immaginate che a voi a differenza di Fabrizio Corona dei soldi non vi frega nulla.
A voi interessa solo l’utilità.
E la vostra utilità si chiama “società civile”.
A questo punto che fate?

Un ricatto non lo fareste?

Culture Jam fa da sfondo al post

Toys

Posted by admin | Brodo | sabato 24 Marzo 2007 17:23

Ho scritto un lungo post sul neo-terrorismo.
Ho finito ora di scriverlo.
Nella hall di Magnolia.
Ho scritto un post sul neo-terrorismo attorniato da Evelyn e Angela.
Non ho il coraggio di pubblicarlo.
E osservo Evelyn e Angela affascinato.
Evelyn e Angela tengono strette il loro Nintendo DS.
Evelyn e Angela sono due dei circa 30 bambini che stanno urlando nella hall.

Devono partecipare a un casting.
Il padre di Evelyn sfoglia il book della figlia.
Ed è compaciuto.
Pare che Evelyn tiri molto nelle pubblicità dei supermercati.
Indossa K-Way. Gonne. Pigiami.
Ammicca. Ha 9 anni ma ammicca.

Mentre scrivo Evelyn spunta dietro di me.
Incuriosita dal mio Nintendo DS un po’ più grande del suo.
“Ma lo usi per giocare?”
“No ci lavoro”. Dico sorridente.
Evelyn sorride. Non ci crede nemmeno lei.
Spunta una ragazza coi capelli rossi e tanti fogli in mano.
Evelyn guarda il padre e sorride.
“Papà! E’ arrivata la signora del casting!”

Evelyn dice “casting” con la stessa naturalezza con cui prima ha detto “ho compiuto la metamorfosi”.
Evelyn non è una ragazzina prodigio.
Stava solo giocando ai Pokémon sul Nintendo DS.
Ed era felice perchè il suo Nidorina si era evoluto in Nidoqueen.

Sorride.
Una madre è seccata. Protesta.
Dice che i tempi d’attesa sono infiniti.
Si lamenta con la produzione.

Il padre afferra il braccio di Evelyn.
“Tocca a noi”.
Evelyn mi guarda.
“Ciao”.
“Te ne vai?”
“Sì vado a fare il casting”
“In bocca al lupo”.
Evelyn sorride.
Il padre si gira, mi punta: “Crepi”.

Avete presente quella canzone di Miguel Bosé? Quella che fa “così stanotte voglio una stella a farmi compagnia… Ecco non mi ricordo il titolo. Ma voglio quella.

L’angelo della morte e il Signore

Posted by admin | Brodo | mercoledì 21 Marzo 2007 11:04

“Secondo me non è uscito in questi giorni quello che sei veramente”

Con la derisione mi salvo. Altrimenti soffocherei.
Tanta è l’entropia che mi circonda in questi giorni.
Tanti sono i conati di vomito che trattengo.

Vado a letto con il sottofondo della discesa dall’aereo di Mastrogiacomo.
A reti unificate.
La figlia che corre tra le braccia del padre.
Ho la nausea.

“All’interno della casa le emozioni sono amplificate”.

Cambio canale e mi imbatto in Barbara D’Urso.
Comincio subito il countdown.
Conto i giorni entro i quali Mediaset chiuderà il programma.
Ho la nausea.

“Cerco una donna Semplice, Solare e Simpatica”

Mi sveglio.
Cerco conforto nella mia violetta ma ha gli occhi bassi, come cantava qualcuno.
E non riesco a sollevarle il morale..
Sono giorni che penso alla Repubblica di Weimar.
Ho sempre la sensazione che domani sarà il 1933.

Parola chiave: Gleichschaltung

“Tu sei finta, capisci? Tu sei finta!”

Apro Repubblica e leggo l’intervista a Sircana.
Mi prendo male.
Sircana dice che non si può crocifiggere un uomo per una foto.
Ha ragione. Ma.
Sircana dice che ci è passato per caso in quella via.
Una deviazione.
Una foto che non vuol dire nulla dice Sircana.
Perchè non si può crocefiggere un uomo perchè parla “per pura curiosità”
con un “presunto trans”.

silvio-sircana-trans-lastam.jpg

Loro lo chiamano “presunto”.
E hanno ragione perché anche secondo me si tratta di un lavavetri.

Loro la chiamano “curiosità”.
Forse chiedeva consigli per un buon ristorante nelle vicinanze.
Forse il “presunto” gli ha risposto che no, di ristoranti non ne conosce.
Ma gli ha consigliato di provare quei posti con un cameriere che ti serve,
dove ti danno da mangiare e poi paghi il conto.
Si chiamano “presunti ristoranti”.

“Sei sicuro che il pubblico da casa ti abbia compreso veramente?”

Poi Sircana è triste.
Perchè lui in questi giorni si è sbattuto tanto per Mastrogiacomo “che è un amico”.
“Glielo dovevo”.
E allora penso che “Mastrogiacomo” sia il nome per la favola a lieto fine
che appassiona tutti. Che tenta di distrarci tutti. Che sorridiamo tutti quando Mastrogiacomo abbraccia la figlia.

“Vuoi salutare tua madre che è qui in studio con noi?”

Che dai su, alla fin fine, ci sono ben altri problemi rispetto alle foto delle puttane, dei nani e delle ballerine.
C’è da star allegri perchè hanno liberato a reti unificate Mastrogiacomo.
Allora penso a Harry Potter.
Ed è lì che mi appare lo spirito del Cavaliere senza Testa che Vaga per Hogwarts.
E mi guarda sorridente. Perchè hanno liberato Mastrogiacomo.

“Ciao Enrico!”
“Ciao Cavaliere senza Testa!”
“Guarda che ti sbagli. Non sono il Cavaliere senza Testa. Sono l’autista di Mastrogiacomo”

Ma c’è da star allegri.
Eccome se c’è da star allegri.

Allora vado in ufficio e all’angolo tra Largo Barriera e via della Madonnina vedo sbucare
un cingolato della 12te SS-Panzer-Division Hitlerjugend.
Un ufficiale della Leibstandarte SS mi fa un cenno di saluto.
Rispondo a capo chino.
Un passante incrocia il mio sguardo: “Ci conosciamo?”.
“No, mi scusi, l’avevo confusa con Theodor Wisch”

“Secondo me non hai ancora dimostrato quanto vali veramente”

Penso che sto male.
Perchè c’è un odore strano nell’aria.
Puzza di entropia.
E tu hai le foto che se le vuoi te le vendo altrimenti le vendo a un giornale,
e il giornale non le pubblica perchè il garante lo ha vietato,
ma il garante lo ha vietato solo perchè un politico è andato con un trans,
ma il politico che è andato con un trans era impegnato con Mastrogiacomo,
e che Mastrogiacomo l’ha liberato Gino Strada,
e che Gino Strada non ha liberato l’autista,
e che l’autista l’hanno sgozzato, l’hanno sgozzato come un maiale
che al mercato mio padre comprò.

L’angelo della morte arriva alla sesta strofa.
Il Signore alla settima.
Non c’è che da aspettare.

Edith Piaf, con le lacrime agli occhi

Breve approfondimento sul rugby

Posted by admin | Brodo | lunedì 19 Marzo 2007 20:20

Ormai il rugby è la mia passione.
O, meglio, tutto ciò che si è detto sul rugby in questi giorni.
Mi sta facendo impazzire.
E ho deciso di scriverlo riassumendo.

  1. Il rugby sì che è uno sport. Altro che il calcio
  2. I giocatori di rugby sono i più scolarizzati nel mondo dello sport
  3. I giocatori di rugby si rispettano a vicenda
  4. I giocatori di rugby rispettano sempre le decisioni dell’arbitro
  5. Il pubblico del rugby è un pubblico eccezionale perchè non crea problemi ed “è lì per far festa”
  6. I giocatori di rugby non si circondano di veline e letterine. Sono sposati, tengono famiglia. Rigano dritto

Una settimana di queste stronzate e ho i coglioni a forma di palla ovale.

Oggi su alcuni blog notavo come fosse impressionante
l’incedere tutto italiano ne’ :

a) la ricerca del capro (momento malaussène) ovvero il calcio
b) la ricerca dell’alternativa eroica, buona ed esemplare (momento Gandhi) ovvero il rugby

Quello che è incredibile è che questa situazione si itera decennio dopo decennio.
Ve lo dimostro con alcuni esempi:

1983 – Azzurra di Cino Ricci e Pellaschier
Italiani tutti velisti nell’arco di un’estate

1992 – Il moro di Venezia di Paul Cayard
Italiani tutti a santificare Raul Gardini. Salvo pochi mesi dopo farlo suicidare

1992 – Processo di santificazione nei confronti di Julio Velasco.
Se la memoria non mi inganna in quell’anno si votò per eleggere il presidente Scalfaro.
A una delle votazioni qualche buontempone scrisse il nome di Velasco sulle schede.
Nel 1994 Velasco pronunciò un importante discorso a una folla di giovani universitari
durante il Laureato (condotto da Paolo Rossi e Chiambretti).
Pare che quel discorso venne utilizzato a modello per scuole di manager e per corsi motivazionali

1999 – Luna Rossa
Su Luna Rossa non mi dilungo tanto è lo schifo.
Orde di persone che passeggiavano per il centro di Treviso con le OGP.
Orride Ginniche Prada.
Gente che faceva i mutui per comprarsi il canotto e girare per il Piave.

Mi ricordo di una notte in cui mi drogai tantissimo.
Accendo la televisione.
America’s Cup.
Ma c’è poco vento.
Barche ferme. Niente gara.
Ma l’immagine non stacca mai.
Il collegamento lo tengono aperto lo stesso.
Le barche ondeggiano.
In sottofondo Astronomy Domine dei Pink Floyd.
Quella notte parlai con Dio. E mi fece un cazziatone.

Senza contare i vari momenti tutti italiani dedicati al culto del nuoto, della scherma, del curling.
Tutti appassionati.
Da sempre.

Gente che al bar tra un cornetto e l’altro ti parla di “Super10”, “Tallonatore”, “Blindside Flanker”.
Giuro.

Stamattina ho sentito “Blindside Flanker”.
Come mi capita sempre cerco la P38 sotto l’ascella.
Ma la dimentico sempre a casa.
Allora mi consolo aspettando il primo giocatore di rugby che parteciperà a un reality.
Perchè succederà. E’ inevitabile.
Allora le masse insorgeranno, “oddio che vergogna”.
Quando accadrà ricordatevi questo post.
Io ve l’avevo detto.

Uno dei motivi per cui sono fiero di portare il vessillo del baseball in Italia
è proprio perchè non rischio minimamente di dovermi rompere i coglioni a sentire ste stronzate retoriche
.

A questo punto penso che le simulazioni nel calcio non siano poi così male.
A pensarci bene nemmeno gli insulti o le menate tra i giocatori.
Riesco a chiudere un occhio anche per Calciopoli.

Non tanto perchè le approvi.
Quanto perchè ci rappresentano meglio.

“Baresi: le tue lacrime, la nostra gioia”
Striscione Ultras del Piacenza. 1994.

Nuova rubrica: Il liceo classico apre la mente

Posted by admin | Brodo | venerdì 16 Marzo 2007 21:15

E’ tanto che la covo.
Ma ho sempre atteso l’attimo giusto per iniziare.
Da oggi inauguro una nuova rubrica dedicata ai luoghi comuni.

Un’antologia contemporanea di frasi pronte all’uso
.
Con particolare attenzione al trend attuale.

Mica potete presentarvi al bar e sparare un “Venezia bella sì ma viverci”
e sperare di essere socialmente accettati, vero?

I luoghi comuni cambiano, si modificano e penetrano il tessuto delle conversazioni
strazianti e abominevoli.

Apriamo le danze.

Il luogo comune del momento è:

“Ah il rugby sì che è uno sport. Altro che il calcio”

Scegliete un pezzo di Jim o’Rourke e fatelo decantare

Genetliaco dell’Imperatore – puntata n°6 –

Posted by admin | Brodo | venerdì 16 Marzo 2007 20:47

Per le precedenti puntate:
1) Genetliaco dell’Imperatore – puntata n°1
2) Genetliaco dell’Imperatore – puntata n°2
3) Genetliaco dell’Imperatore – puntata n°3
4) Genetliaco dell’Imperatore – puntata n°4
5) Genetliaco dell’Imperatore – puntata n°5

genetliaco6.jpg
Si ringraziano: Carhartt per il giubbotto e l’antica tradizione trevigiana per il colletto alzato.

Ah. Approfitto del genetliaco per presentarvi la mia nuova creatura.

Ricevuta in regalo.
Regalo splendido.

Inizialmente pensavo di chiamarla “Melita”.
Ma comincio ad annoiarmi. Per il momento è una splendida violetta senza nome.

Se vi va di lasciarmi scritto un vostro suggerimento
sceglierò il più bello e azzeccato. Grazie come sempre.

Sono così preso dalla coltivazione della mia violetta senza nome
che ogni mattina le canto un mantra diverso.
Ieri i Kula Shaker con Narayan.
Stamattina Pensiero Stupendo.
Domani è la volta di Tiziano Ferro

violettasenzanome.jpg
Eccola che stringe amicizia col suo nuovo amichetto Cena.

Nell’aria Angelo Badalamenti inquieta gli animi

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