MR 73
Matteo Apollonio è attualmente in vacanza in Croazia.
Quindi se gli do del coglione pubblicamente, dal mio blog,
il massimo che può fare sarà incazzarsi sì, ma fra 10 giorni.
Andare a cena da lui è un rituale di cui conosci perfettamente lo svolgimento.
Come al solito si arriva.
Si pasteggia a tartine e chardonnay.
Io per l’occasione sfoggio un paio di jeans che ho portato a stringere dalla mia nuova sarta,
polo Gucci e scarpa nera d’ordinanza.
Quando ceno so che devo sempre stare in silenzio almeno un’oretta per lasciare che gli astanti si sfoghino su temi di cui non mi frega letteralmente un cazzo:
– situazione politico-sociale dei balcani. La Trieste colta a un certo punto parla sempre di Balcani. E’ incredibile. Non c’è cosa più noiosa, soprattutto per me, che non sono mai sceso più a sud di Lussino
– discorso di Obama a Berlino
– situazione politica locale
– grasse risate su qualche politico triestino a turno di cui ignoro l’esistenza
Poi il discorso si sposta sul mondo femminile.
Poi sul cinema.
Matteo Apollonio è sotto il giogo del noir francese e mi propone come grandissima figata “36” di Olivier Marchal.
Gli faccio presente che l’ho visto circa 3 anni fa.
Allora rilancia.
“Beh te gà de veder MR 73 – L’ultima missione”
Cazzo mi manca.
“Xé una figada unica, te lo passo”.
Abbasso la testa umiliato.
Non l’avevo mai sentito nominare.
Scarto il mio hard disk dalla foderina di finta pelle,
sono completamente ubriaco ma riesco ancora
a connettere una porta USB.
“MR 73 – L’ultima missione” ora giace nel mio nuovo portatile.
4 GIORNI DOPO
Accompagno mio padre a Pordenone.
Shopping.
Bottino magro: polo verde Paul Smith, acquistata con sconto 50% presso Boranga.
Mio padre mi lascia in stazione.
Calcolo brevemente il tragitto Pordenone-Trieste.
Circa due ore.
Lo confronto con la durata di MR 73.
Coincidono.
Salgo sul treno.
Becco un vagone con alla mia destra un gita di scout
di sicuro diretta verso la Carnia.
Alla mia sinistra un coppia di donne meridionali
che parlano a voce alta.
Estraggo il portatile.
Per giocare a poker in serenità ho acquistato un 17 pollici.
Occupa più o meno l’intera campata del sedile.
Indosso le cuffie.
E faccio partire il DIVX di MR 73 – L’ultima missione.
Ma quello che appare è esattamente questo:
P.s. se per caso quella gita di scout stesse ancora ridendo
in compagnia delle due terrone, ci tengo a suggerire che il titolo vero dell’opera con le mascherine
è “La Bocca di Mia Moglie”. E no, non è un noir francese.