Schegge di Follia, Chris Benoit

Posted by admin | Brodo | sabato 30 Giugno 2007 10:04

Boh.
Forse sto per dire una cazzata.
Perché vado a memoria.

Ho cercato riscontro su web ma non l’ho trovato.
Eppure me lo ricordo bene.

Molti anni fa, forse era il 1991.
In televisione trasmisero un film che con il tempo si rivelò un cult.
A me piace molto.
La suppo-critica lo definì “sopravvalutato”.
Anzi, per la precisione “bello, ma sopravvalutato”.

Era Schegge di Follia con una Winona Ryder semplicemente meravigliosa.
Per non parlare di Christian Slater.

Il giorno dopo la messa in onda, in Italia, un ragazzino decise di imitare la scena clou del film.
E ci scappò il morto.

Naturalmente, siccome siamo uno Stato evoluto, civile e consapevole. La Commissione Censura interviene immediatamente, pone il divieto ai 18 anni per Schegge di Follia e noi non lo rivedemmo mai più in televisione.
Il bello è che in un sito ho trovato scritto “questo film che in America è un cult, in Italia è stranamente poco noto”.
Te credo.

Mai che accade con Padre Pio per esempio.
Tipo il giorno dopo la messa in onda della fiction con l’orrido Castellitto,
50 giovani si fanno i buchi sulle mani perché fa fico,
e allora interviene la commissione censura a proibire le immagini sacre del Frate.
Sarebbe bello ma ovviamente stupido.

Come stupido è da parte di Italia1 la decisione intellettual-chic
di mettere al bando il Wrestling dopo l’assassinio, da parte di Chris Benoit, della moglie e del figlio.
Come è ancora più stupido che tutto il mondo dei blogger o, più in generale, del web che spesso ha utilizzato come linea comune un certo approccio libertario, siccome si tratta di wrestling allora ‘sto giro la censura va bene.

Il wrestling mi piaceva. Non lo consideravo violento.
Mi faceva sorridere perché anno dopo anno cercava nei personaggi di riprodurre degli spaccati della società americana: l’immigrato irlandese, l’americano doc, il biker, il frocio, il canadese, il rapper, etc..
Stereotipi molto divertenti, naif, creati per un pubblico di bambini, Che giustamente impazzivano.

Poi mi piaceva la spettacolarizzazione dei corpi, l’idea di “sport puro”, privo della reale dimensione agonistica, carico di messa in scena ad altissimo tasso acrobatico.

Ora non lo vedrò più.
Ma non la si può chiamare censura.
No.
Perché lor signori han deciso che se si tratta di Wrestling, non è censura, no.

in realtà ho come la sensazione che gli ascolti…mhh… che andassero così bene? Quale modo migliore per uscirne, se non da eroi? Mi consolo con Geoff Farina

Ostaggio dello Stato

Posted by admin | Brodo | giovedì 28 Giugno 2007 09:48

L’ho cercato in ogni anfratto della rete.
Su YouTube e su qualsiasi piattaforma video nel web.
Ma non c’era.
Il web non mi sta dietro.
E’ dura essere un’avanguardia.
Ma in questo momento,
il viaggio Trieste – Treviso
me lo farò col sottofondo di “Ostaggio dello Stato”.
E’ sarà così per tutta l’estate.

Se non sapete cos’è. Non vi preoccupate.
E’ ancora presto.

Heeey Woodcock/che Fabri ha ammazzato qualcuno/tre mesi così/non se li è fatti nessuno/E questa è la giustizia dello Stato/sei bello e condannato/prima di essere giudicato

Diario Aperto a Treviso

Posted by admin | Brodo | mercoledì 27 Giugno 2007 17:29

Essere l’immagine pubblica di Diario Aperto ha i suoi vantaggi.

Tipo essere ospiti di un interessante format su Net TV.
Tipo sentire quotidianamente Enrico Milic detto Morbin
ed esordire al telefono dicendo “cioòòòòò come xé, mulo?”.
Imitando il più classico degli archetipi linguistici triestini.

Ma quello che accadrà domani è particolare.
Domani sono ospite della Camera di Commercio di Treviso
per una conferenza dedicata al Web 2.0.

E’ tanto che non torno in patria.
Se ci siete, bussate.

In realtà avevo in mente un pippone incredibile sulla mia rete relazionale. Di come è cresciuta nell’arco di pochi mesi, che cambiamenti ti apporta alla vita quotidiana e le innumerevoli e indescrivibili trasformazioni che subisce la tua esistenza sociale solo per il fatto di aver aperto un blog. Ma ve lo risparmio. Preferisco ascoltarmi Trent Reznor.

Zelig (o “il Trasformista”)

Posted by admin | Brodo | lunedì 25 Giugno 2007 23:25

Il treno suda del sudore dei pendolari. Tanti pendolari.
Un odore acre. Lo senti prepotente all’altezza della gola quando inspiri.
E devi deglutire per scacciarlo.

Raggiungo il sedile accanto al finestrino.
Guardo il senso di marcia.
Di fronte a me uno studente munito di sacca Louis Vuitton e frangia.
Trasuda la stessa eterosessualità di Roberto Bolle

roberto_bolle

Gli occhiali da sole fermano una quantità abbondante di sudore.
Una volta ho visto un film austriaco bellissimo. Canicola.
Ora lo sto vivendo.

Non ho con me il ventaglio. Ne improvviso uno piegando in quattro “Il Corriere Veneto”.

STOCK.
“Ahhhhhhhhhh”
STOCK

Un rumore secco. Un urlo. Un altro rumore secco.
Panico.
A due sedili da me, un uomo ha battuto la testa sul vetro.
Si è ridestato. Ha urlato.
Ed è svenuto di nuovo sbattendo di nuovo il vetro.

Bene. Se fossi uno scrittore. Dovrei continuare con questo tono.
Dipingervi il dramma di un epilettico che ha uno shock per il troppo caldo.
Che diventa viola in volto. Dovrei raccontarvi di una donna che lo soccorre perché anche suo marito è epilettico.
Dovrei passare in rassegna tutti i momenti che separano la botta dalla partenza in ambulanza.
E sono momenti tragici.

Se fossi uno scrittore.
Invece non lo sono. Sono solo un grandissimo figlio di troia.
E dell’epilettico non mi frega un cazzo.
Mi frega solo di un uomo: il Trasformista.

L’epilettico viene soccorso da una donna.
Un po’ freakettona.
Comincia a urlare: “Fermi non toccatelo…va bagnato in fronte!!”
Modalità: esperienza.
Le persone le concedono fiducia.
L’epilettico è viola. Fucsia. Sembra una pubblicità di Yamamai.
Arriva il capotreno.
Arriva il figlio della donna.
Tutti attorno all’epilettico.
Ma l’epilettico non si sveglia.

“Chiamate un medicooooooo!!!!”
“C’è un medico sul treno?”
“Spargete la voce!!!! C’è bisogno di un medico!!!!”

Dal fondo si alza un uomo tarchiato.
“Eccomi! Arrivoooo!”
Gronda di sudore.
E’ il sosia di Ram-Man, quello dei Masters

ram man

E’ un medico. Ed è sollievo per tutti.

“Fate largo. Lasciate passare il medico”
Parla in terza persona.
Corre verso l’epilettico facendosi largo in modo goffo.
Spingendo le persone in piedi nel corridoio.
E’ sulla sessantina.
Indossa un paio di pantaloni e una polo bianca sporchissima.

Comincia a urlare all’impazzata dal fondo mentre si sta avvicinando.
“Mettetelo in piedi, mettetelo in piedi”.
Ma ha un tono della voce strano.
Biascicato.

La donna è perplessa.
Ma insieme al capotreno tentano di metterlo in piedi.
Ma l’epilettico non si regge e si accascia sul sedile.

“In piedi, in piedi!!!!”
Il medico urla. Ormai è quasi arrivato.

La donna è inquieta.
“Scusi ma mio marito è epilettico e l’ho sempre fatto distendere”
Ha il diploma lei?
“Che diploma scusi?”
“Zitta per favore, via tutti”
Il pubblico si allontana.
Tranne la signora. E’ diffidente.
“Lasci fare” dice il capotreno alla signora.

Il capotreno ha capito che è arrivato l’esperto. La signora si scosta.

Il medico rimane solo di fronte all’epilettico.
Sorride.
Lo guarda.
“Niente da fare”.

Come niente da fare?

“Niente da fare. Va lasciato lì, signora. Non deve disturbarlo”

In quel momento sulla mia spalla sinistra spunta un Diavoletto.
Come a Non è La Rai.
“Per favore ridi”
Sulla spalla destra spunta l’angelo Gabriele.
“Se ridi sei un coglione”.
Rido.
“Sei un coglione”.

“Ma lei scherza? Sta male. Chiamiamo l’ambulanza”
La signora non si dà pace.

Il dottore non riesce più a sostenere la parte.
“Faccia lei signora. A me al diploma non hanno insegnato così”
“Ma vada via, e si vergogni”
“Si vergogni? Signora io ho il diploma”
E ride.
“Chiamate l’ambulanza!!!” La signora è in panico. Piange.
Ma il medico è sempre protagonista nel suo no-sense.
“Sì sì chiamate l’ambulanza”

Al che lo studente di fronte a me cala il colpo di genio:
“El varde che se i ciama l’ambueansa i ve porta via in dò”
Guardi che se chiamano l’ambulanza vi portano via in due

L’epilettico si riprende.
Alla stazione più vicina viene raccolto dall’ambulanza.

Il Trasformista viene allontanato a spintoni.
E insulti.
Ma lui sorride.

Sta già pensando alla prossima trasformazione
:

STOCK
“Ahhhhhhhhhhhh”
STOCK

Qui ci va un pezzo Ivan Cattaneo. Quello che vi piace di più

Diario Aperto – II Parte –

Posted by admin | Brodo | venerdì 22 Giugno 2007 17:10

Eccoci con tutti i dati.
http://www.diarioaperto.it/

E’ stato un lavorone.
Che ha coinvolto me, Enrico Milic, Roberto Costa, Roberto Lo Jacono.
Un grazie particolare a Gaspar Torriero per il contributo attivo.
A Rvnet.eu e a Benny.
E a tutti coloro che hanno supportato il lavoro fin dal suo concepimento.
Ringraziamo l’Osteria Piccola Dreher. Qui a Trieste.
Dove di fronte a pranzo è nato Diario Aperto.

Diario Aperto – I Parte –

Posted by admin | Brodo | venerdì 22 Giugno 2007 09:53

Oggi escono i dati.
Per il momento, video girato per il lancio della ricerca
da Rvnet.eu

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Posted by admin | Brodo | giovedì 21 Giugno 2007 13:28

Ieri ricevo una mail.
Poco prima del mio intervento agli EBA FORUM.

Mi dicono che sono il centocinquantanovesimo blog più influente d’Italia.
E che dovrei pubblicizzarmi sul loro sito.
Per scalare posizioni.
Incredibilmente non vado in sbattimento. Perché riconduco questa stronzata alla calura estiva.
Col caldo le persone pensano e dicono cose inutili.
Le aziende spesso lo fanno anche col fresco. Quindi figurati.

Ieri è andata davvero bene.

– Ho trascorso la giornata coi “fioi” di TSW. Che hanno gettato “bronze” sulle fiamme già alte della mia proverbiale logorrea. I “fioi” di TSW sono la dimostrazione che quando ci si mette, Treviso Do It Better.

– Ho tenuto un intervento piuttosto rapido e indolore. Lanciando qualche anteprima sui dati di Diario Aperto in uscita ufficiale domani su Panorama e su Punto Informatico. Il pubblico ha apprezzato. A breve fornirò documentazione video. Così saprete anche chi è riuscito a vestire correttamente l’Avatar

– Il tizio che forniva il catering mi ha preso di mira. Sono arrivato tardi al buffet e ha cominciato a coglionarmi coinvolgendo anche il resto della servitù.
“Scusi mi fa un caffé?” – “Ma non è già il secondo che prende?”. E ride. Cazzo ridi?
Non pago, ha anche sgridato la servitù di fronte ai miei occhi.
Non ispiro autorità. E questo è grave.

Per ora chiudo qui. Che la giornata oggi è intensa.
Ma c’è un però.
Ultimamente è tempo di incontri.
Incontri incredibili.
Peppe, per esempio.

L’ultimo incontro merita un post a sé che rimando a tempo debito perché non è affatto semplice da descrivere. Tanta è la grandezza, la follia e l’immensità del personaggio.

Ma il Trasformista entrerà anche nel vostro di immaginario, ve l’assicuro.

Domenica mentre passeggiavo è atterrato nel mio giardino un tizio giovane. Con la maglietta dei Pearl Jam. Era uno dell’Heineken che il vento ha portato fino a Oderzo. Fischiettava Jeremy

EBA FORUM – Crea il tuo Avatar

Posted by admin | Brodo | martedì 19 Giugno 2007 10:26

Domani conferenza.
Si parla di Diario Aperto.
Ah, i dati stanno uscendo.
Escono questa settimana.
E venerdì comprate Panorama.
Che c’è una sorpresa.

Dicevo. La conferenza.
Sono gli EBA FORUM.
A Milano. Se qualcuno passa di lì, bussi pure.
Secondo la scaletta dovrei parlare subito dopo i tizi di Ninja Marketing.
Mi stanno simpatici, bene.
La cosa che però mi brucia di più è perdermi il FreeRoll di stasera al Circolo del Poker.

Ho passato le ultime 48h a bestemmiare neologismi contro PowerPoint.
Riuscendo a generare le slide più imbarazzanti e orrende che uno possa concepire.

Anyway, arriviamo al dunque.
Domani, conferenza.
Conferenza col tiro duepuntozero.
Di solito a eventi del genere il pubblico è vestito bene e i relatori male.
Dress Code piuttosto libero.
Ora avete la possibilità di creare il vostro Avatar
e decidere come andrò vestito agli EBA FORUM

Questo è quello che c’è in valigia:

AREA SHIRT E POLO
a) Camicia sartoriale azzurra (senza iniziali, che “iniziali=decadenza”)
b) Camicia YVS a righe verticali terra di siena
c) Camicia Mauro Grifoni blu scura
d) Polo Nera Gucci
e) Lacoste Blu
f) Fred Perry azzurro melange

AREA PANTALONI
a) Jeans Diesel – Modello “non mi ricordo”
b) Pantalone Blu Scuro Marithé & François Girbaud
c) Jeckerson Marroni
d) Pantalone Jeans Denim

AREA SCARPE
a) Pantofola d’Oro nere
b) Stan Smith grigio scuro
c) Coq Sportif blu

Assemblami.

Accompagna la fase di creazione dell’avatar un pezzo fondamentale dei DEVO

Tre Parole: Casìn, Casìn, Casìn

Posted by admin | Brodo | lunedì 18 Giugno 2007 16:55

Come recita il titolo: periodo di grancasino e mobilitazione.
Aggiornamenti vari su un bel po’ di cazzi miei:

a) compleanno trascorso in modo sobrio e gentile.
Come dico sempre: “ho compiuto gli anni e non mi è ancora successo nulla di brutto”
Ho collezionato:
– una splendida borsa multiuso porta Merda-Book di NavaDesign Milano Che va a sostituire la ormai vetusta tracolla Makio Haisuke
– un paio di splendide Pantofola d’Oro. Le puntavo da tempo. Ora sono mie
– un Trolley. Sì, l’essere anti-trolley per eccellenza si è convertito. La mia borsa da viaggio acquistata tempo addietro da Urban Outfitters si è disintegrata. Il mio sogno sarebbe il Trolley-Capolavoro di Samsonite disegnato da Alexander McQueen ma è davvero proibitivo (569 euro). Mi accontenterò di qualcosa di più sobrio.
– ho festeggiato qui. Da Gelindo dei Magredi. Consiglio.

b) mi sto preparando all’EBA FORUM ma seguirà post-specifico

c) ho scoperto che mio fratello si è aperto uno spazio MySpace
Il problema è che ho scoperto che mio fratello fuma, attraverso la galleria immagini del suo MySpace.
Qui ci starebbe tutto un pippone sociologico sui social network, il rapporto con la privacy, la vetrinizzazione dell’identità.
Ma non ho tempo.
Non ho voglia.
Mi avanza solo il tempo di chiedermi come uno possa essere così pirla da farsi sgamare su MySpace.
Ma non mi sono ancora risposto.

d) Di libri non scrivo molto. Leggo e condivido poco. Qualcosa di più a voce.
Scrivere un post con l’ultimo libro letto non mi piace molto.
Lo faccio solo in casi eccezionali.
Però, stavolta.
Ne vale la pena.
Sono arrivato a pag.50 di un libro che si candida a essere la più grossa boiata dei miei ultimi 10 anni di letteratura.
S’intitola Terrorista di John Updike. Di Updike avevo letto “Corri Coniglio“, e già mi aveva fatto un poco cacare.
Ma questo va davvero oltre.
Racconta la storia di un ragazzino di origini egiziane. Alle soglie dei 18 anni.
Che frequenta la moschea ed è fanatico del Corano.
E odia tutta la società dei consumi americana. E odia tutti gli stupidi compagni di classe. Insomma, odia.
E Updike gli entra nella coscienza. Cerca di capire cosa può trasformare un ragazzino in un terrorista.
Detta così sembra una figata…ma vi assicuro che siamo di fronte a una stronzata di dimensioni colossali.
Didascalico e irritante.
La cosa incredibile è che “qualcuno” ha parlato di Libro del 2006 in America.
Una merda.

A presto.

Colonna Sonora dei They shoot horses, grazie a Pietro per la dritta

Genetliaco dell’Imperatore – The End –

Posted by admin | Brodo | mercoledì 13 Giugno 2007 17:48

Quando uno non è destinato a essere un Asburgo,
non deve sfidare il destino.
La forza dei grandi è proprio quella di fermarsi, guardarsi allo specchio e dire: “no, io due Favoriti così non li avrò mai”.

franz joseph

Ci avevo provato in ogni modo a farla a crescere.
Volevo arrivare a Giassico il 18 di agosto in costume imperiale.
E barba lunga.
Ma non cresceva.

Avevo persino individuato un filo di pelo rosso sotto il mento.
L’avevo soprannominato “Orange”.
Era diventato il mio confidente in questi mesi.
Con lui mi aprivo, mi confessavo.
In cambio lo pettinavo e lo lisciavo.
Negli ultimi tempi Orange aveva addirittura cominciato a fare le fusa.

Ma nemmeno lui cresceva.

Allora sono andato da un vecchio barbiere vecchio stile.
Uno, per capirci, che avrebbe potuto tagliare la barba a Massimiliano I d’Asburgo.
Lui mi ha guardato.
E mi ha detto: “Nein”.

Allora mi sono arreso.
Ho guardato Orange per l’ultima volta.
L’ho accarezzato mentre dormiva.
Per l’ultima volta.
E ho tagliato.

genetliaco_theend.jpg

Ho tenuto solo quei quattro stronzetti sopra il labbro.

Erano dei ribelli repubblicani. Remavano contro fin dall’inizio.
Un paio di peli sulla sinistra si dichiarano “Carbonari Mazziniani”.
Ovviamente li ho lasciati li appositamente. Per ripicca.
E li porterò con me a Giassico.
Chi capita qui, per la prima volta. Può ricostruire tutta la storia del Genetliaco.

Il generale Radeztky guida l’avanzata del rasoio

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