Genetliaco special edition: Sunday on Ice
A volte rido quando giro per gli altri blog
e lengo “pausa per Pasqua”, “ragazzi oggi vado a Rapallo quindi niente blog”
o cose del genere.
Mi fa ridere che qualcuno si senta in dovere di scrivere che va in ferie per pasqua.
E quindi si prende una pausa dal blog.
Poi però penso che si fa sempre finta di non avere un pubblico.
Spesso si è pubblico di pubblico.
E penso a me.
Al fatto che volente o meno ho a che fare con un pubblico.
E chiunque vi dica che del pubblico non gli frega niente, mente.
E un gioco perverso, spesso nevrotico.
Io scrivo. Creo aspettative.
Tu leggi. Crei aspettative.
Io le mantengo. Ne genero di nuove.
Così tu.
Poi io decido di fermarmi un po’.
Perchè sono stanco e ho un sacco di cose da fare.
Tu mi aspetti.
Allora io torno ti scrivo che sono stanco
e ho un sacco di cose da fare.
Ma tu dici: figurati non c’è problema.
Col cazzo che vi do questa soddisfazione 🙂
Anzi.
Sono vivo. In forma. Stanco.
Ma di quella stanchezza carica di endorfine.
Ho praticamente tre lavori.
Soldi pochi come sempre.
Ma idee tante.
La barba cresce.
Il numero di sigarette fumate anche.
A testimonianza di questo vi lascio una foto a documentare il tutto:
Ovviamente vale come genetliaco.
Tié, vi regalo anche questa:
Quello sulla sinistra sono ovviamente io.
Quella a destra è Silvia Fontana, la mia istruttrice addetta alle selezioni.
Il provino per Notti sul Ghiaccio non l’ho ovviamente passato.
Arcade Fire in vista del concerto di Ferrara
bhe, mi fa piacere che tu abbia riso a leggere il mio. E anche che abbia smesso di girartele, le cicche.
Il prossimo week-end vado in gita con gli amici della parrocchia per la tradizionale castagnata di aprile. Quindi né sabato né domenica riuscirò a lasciare commenti sul tuo blog.
Me ne scuso con tutti i tuoi lettori.
vabbè, per te faremo un’eccezione…
aderisci qui, avrai la tua cup of ti
http://baotzebao.wordpress.com/2007/04/12/aboc/
ps: non è che se adesso bevi the ti cazziano, eh?
Mi ricordo che una volta hai detto che non ti piace parlare di blog su un blog perché è da sfigati.
Però – dopo aver letto la tua osservazione all’inizio del post – io vorrei che lo facessi più spesso perché hai lo spirito giusto per demolire un sacco di patetiche convenzioni in cui cadiamo tutti.
p.s. e al posto tuo a Notti sul Ghiaccio ci è andato Daniel McVicar?
E’ arrivato a destinazione intero l’ uovo di Barbie®?
E’ morto Kurt Vonnegut.
Sto impastando malta co me pàre per metter su pietre faccia-vista nel garage di casa.
E’ tutto, buon 25 Aprile.
Addio allo Zio Kurt.
Un saluto al buon Enrico
Ciao
Zanna
Mi aggancio e mi candido.
Nessun avviso per pasqua sul mio blog.
Le vacanze me le sono fatte. Di gusto.
Anche se durano sempre troppo poco per uno che lavora.
E io praticamente un lavoro ce l’ho.
Il lavoro che volevo: una volta.
E che paga poco.
Idee ne ho abbastanza. Qualcuna buona forse e stanchezza zero.
Se non cambio in fretta mi si atrofizza il cervello.
Hai qualcosa per me?
Ho pattinato per sette anni, ma questo dovevo dirtelo prima.
Ho grosse aspettative.
Lo dico?
Non lo dico?
Ci faccio un post o un commento?
Boh.
Frega un cazzo, anche se prenderò un buon numero di insulti.
Trovo che Vonnegut sia stato un autore incredibilmente
sopravvalutato e stracitato molto spesso a sproposito.
Prima di tutto è un fenomeno recente:
– Vonnegut era praticamente introvabile in Italia prima della seconda metà degli anni ’90, ovvero prima che Feltrinelli e Bompiani
ne curassero le ristampe.
Mi ricordo che mi arrivò in mano La Colazione dei Campioni in una vecchissima edizione, forse Oscar Mondadori nel ’93? Boh mi par di sì.
Mi sono annoiato a morte.
Poi ho recuperato Mattatoio. Di cui salvo esclusivamente il magnifico ritratto di Dresda.
Mi viene regalato Cronosisma.
Senza dubbio il peggiore dei quattro che ho letto.
Poi mi girano i coglioni perchè non riesco a capire che cazzo ci sia di magnifico attorno a Vonnegut e mi compro a un prezzo allucinante (qualcosa tipo 19 euro per un non cartonato feltrinelli) Ghiaccio Nove.
Sarò io che non capisco la grande satira che sottende il romanzo ma ho sbadigliato dall’inizio alla fine.
Se è vero che con certa fantascienza mi capita spesso di sbadigliare (per inciso: ho sbadigliato anche con Guida Galattica nonostante riconosca che in Adams ci sia del genio inarrivabile), è quindi probabile che io non abbia ancora capito Vonnegut (e lo metto in fila a molti altri come Ellroy per esempio)
E non so nemmeno se ho tanta voglia di capirlo.
Non vorrei sbadigliare ancora a lungo.
il panificio de giusti sara’ MIO!
con la barba sei ‘poco carino’…
ma il cappellino rimedia efficacemente!