Datemi un gessetto, lo voglio dare in testa…
Ho un debole per i madonnari.
Più in generale ho un debole
per tutte le tracce urbane.
Scritte sui muri.
Graffiti.
Persino le chewingum schiacciate al suolo.
Ogni traccia è un indizio.
La mia preferita è una scritta
sulla faccia rotonda dell’acquedotto
di Maniago.
Recita:
W Cunanan.
E’ strana.
E’ un moto d’orgoglio di fine anni ’90 contro il Fashion System?
E’ un semplice omofobo di provincia?
E’ un gay invidioso?
Non lo so.
Mi piacerebbe scoprirlo.
Come del resto quella piccola uscita di sicurezza
accanto alla Upim di Trieste.
Centinaia di “big babol” ben spalmate sull’asfalto.
Strano.
Capisco sotto il mio ufficio.
Ma lì.
Di lì non ci passa nessuno.
Quella è una via buia.
Salvo poi scoprire che è la zona fumatori delle commesse Upim.
E si sa…non sei una vera commessa se non rumini.
Ma il debole per i madonnari è il più forte di tutti.
Mi incantano.
Rimango ore a guardare i contorni che prendono forma.
Rimango affascinato dall’idea della performance urbana.
Solo lì.
Solo in quel momento.
Il tempo di una pioggia.
Il tempo di migliaia di passeggiate.
E il dipinto scomparirà.
E la migliore fotografia resta il ricordo.
Da piccolo impazzivo per il madonnaro sotto i portici di Treviso.
Assomigliava vagamente a Tiziano Terzani.
Ma era meno buono di lui.
E soprattutto meno invadente.
Contornava le sue Madonne di madonne.
Bestemmiava allegramente se sfioravi la sua opera.
Riusciva a dare un profilo Noir-Macho persino a San Sebastiano.
Quando sono sbarcato a Trieste nel ’94.
Quando Trieste – zona Stazione, sembrava ancora Danzica
e la principessa Sissi era un film e non una statua.
Lì c’era un madonnaro meraviglioso.
Solare.
Veloce.
Naive.
Non l’ho più rivisto.
Era il 1998.
Oggi, nel 2006, constato che la modernità liquida vale anche per madonnari.
Madonnari post-moderni.
Sono tre giorni che lo tengo d’occhio.
Il primo giorno l’ho visto da lontano.
Un madonnaro.
Barba lunga e sandalo.
Passo in fretta e dico “Cazzo non male”.
Ma ho troppa fretta.
La new economy mi aspetta.
Il secondo giorno passo ancora veloce.
Il dipinto sta prendendo una splendida forma.
Il terzo giorno. Oggi.
Scendo dal mio autobus
esattamente di fronte al suo dipinto.
La punta tonda delle mie adidas
solca il bordo di una madonna con bambino.
Mi abbasso.
Controllo per essere certo dell’orrore che mi sta avvolgendo.
Il madonnaro sta dipingendo su un foglio A3.
C’è lo scotch attorno al dipinto.
Il madonnaro si alza.
Mi guarda.
Lo guardo.
“Scusi ma lei sta dipingendo su dei fogli di carta?”
“Eh?”
Fermi tutti.
Ferma tutto.
Se fossi Erving Goffman vi direi
che quando una persona risponde
“eh?” nel 90% dei casi non è perchè non ha capito
cosa gli state dicendo e se lo vuole far ripetere.
Ha capito benissimo.
Solo che sta prendendo il tempo necessario
per preparare la risposta.
“Sta dipingendo su un foglio di carta?”
“Sì”
“E perchè non dipinge sul cemento?”
“Perchè così me li arrotolo e me li porto via e il giorno dopo li continuo da un’altra parte. Adesso fanno tutti così”
Così fan tutti.
Accompagna la delusione: Radioactivity dei Trabant
come se un violinista di strada si registrasse per suonare la fine da un’altra parte.
così fan tutti. “buon anno padroni ma a suon di bastoni”. Padova, sul retro di fisica.
mai sentito parlare di Banksy? Se vuoi un fenomeno street geniale dai un’occhiata al suo sito http://www.banksy.co.uk/ o su wikipedia. Londra e’ tappezzata delle sue opere e l’identita’ rimane ignota.
Enrico, ti adoro, lo sai…ma mi piacerebbe porti una domanda, pensi di riuscire a formulare un pensiero senza usare la parola “postmoderno”? da92
Mi costa dirlo, ma sono d’accordo con da92 per una volta. Postmoderno e’ una parola odiosa.
R.
Raf…io ti adoro! Che ne dici di combattere insieme a me la parola “postmoderno”‘E’ una parola da invidia sociale, creà disparità, ne conoscono l’accezione 4 gatti. Enrico aiutaci, impoverisci il tuo lessico!
L’ultimo commento era il mio! da92
A differenza di quanto dice Moretti,
le parole non sono importanti.
Di solito quando scrivo non mi chiedo mai chi capisce cosa capisce.
Scrivo.
Finora nessuno mi paga per scrivere e quindi non devo rendere conto a nessuno se non al buon gusto di ciò che scrivo.
Capisco perfettamente le perplessità sul “postmoderno”.
A parte il fatto che scriverlo mi diverte un sacco proprio perchè so di irritare molti 🙂 a parte questo per me post-moderno non ha nessuna valenza ufficiale. E’ qualcosa di più vicino a un profumo, a una sensazione che non a un termine mutuato dai sociologi più in voga.
Potete sostituirlo con:
– “segno dei tempi”
– “qualcosa è cambiato”
– “flessibilità dell’essere”
– “mancanza di certezze”
– “kiwi”
– “chi ama la figa tiri una riga”
Insomma, avete la libertà di interpretarlo come volete.
Ma è inutile che vi ricordi la parola “libertà”, non ne avete bisogno. Potete fare ciò che volete,
indignarvi, scoreggiare, bestemmiare nei post, malinterpretare, pulirvi il naso e attaccare le camole sotto la barra di stato.
Ma “postmoderno” io non lo cambio eehheheeh
Come sai Enrico, dato che ne abbiamo gia’ parlato proprio qui, il mio disprezzo in realta’ riguarda il postmodernismo come corrente filosofica. Detesto i varii Lacan, Irigaray, Kristeva, Latour etc. alfieri riveriti del postmodernismo che scrivono merdate senza senso. Si, lo so sto dalla parte di Sokal e Bricmont, ma questa e’ un’altra storia…
R.
PS
dire che le parole non sono importanti e’ un’affermazione molto postmoderna.
direi che: ‘chi ama la figa tiri una riga’ e ‘camole’ sono i sinonimi che preferisco…
Fabio
E non toccatemi Latour! un postomoderno con gusto!
Eppoi odiare è così antico…
whatever…
R.
Sono contento che un mio commento abbia fatto scaturire queste riflessioni, di cui non ho capito un cazzo. Penso che rienti nella logica postmoderna la creazione artificiosa di discussioni futili nella loro complessità. La postmodernità di questa discussione sull’ uso eccessivo della parola “postmoderno” è grandiosa. Io sono un fautore della postmodernità anche se non ho idea di chi siano i postmoderni, ma penso di essere postmoderno proprio per questo, perchè sono un postmoderno e non so chi siano i postmoderni. Contraddizioni dell’ epoca postmoderna…
L’ ultimo commento era mio…da92
il commento che mi e’ piaciuto di piu’ e’: whatever. W Sebastian.
…of course Prime Minister!
anche se ‘L’ ultimo commento era mio…da92′ gli fa una buona concorrenza.
a proposito di segni metropolitani, a Trieste da poco ho notato una incredibile incarnazione della pattumiera. Una signora magra e non troppo alta, con un giubbottino imbottito che fu bianco, penso, simil pantaloni di felpa e borsetta di plastica al gomito, rovista avidamente dentro tutti i cestini (viale, s. Antonio, ponte rosso, ecc.) e si butta in bocca qualunque cosa possa avere un’aria simil-commestibile. Subito. Con foga. Bulimica?
Ora, in quanto a collage postmoderno questa donna mi sembra il massimo. Con tutto il rispetto, delle volte mangiando comodamente e lindamente seduto mi vien da pensare a lei e scatta la nausea.
Fabio
bhe ma Fabio, quel commento e’ trito e ritrito…l’ho letto due volte solo in sto post…
beh, sai… mi immagino da92 come un bel ragazzo biondino con le guance ancora glabre che ridacchia mentre batte i tasti sull’ultimo commento e solo dopo aver cliccato su ‘pubblica’ si accorge di non aver messo la firma! errore imperdonabile 😉 che va corretto con un bel:
‘L’ ultimo commento era mio…da92′
fabio
Fabio non sono biondo, ma credo fortemente nell’eugenetica e spero un giorno di diventarlo! da92
Fabio, perchè mi odi? Puoi venire sul mio blog a dirmelo se ti va. da92
Odiarti? ma se sei uno degli intrattenitori da blog che preferisco!
l’unica cosa che non condivido è la tua strategia di blogmarketing… dopo un pò rompe i coglioni. Pur con tutto il bene che ti voglio, non visiterei mai il tuo blog dopo il tuo invito. Un pò come dare i soldi ai giovanniti che ti bussano alla porta e ti dicono: o versi ora, oppure niente… ‘ehi quando c’ho voglia amico’. Comunque non ti odio, stai tranquillo. Odiare è un retaggio antico ripescato nel postmoderno… e a me piace il moderno!
fabio
Allora pensi sia grave voler diventare una blogstar per andare a spalare merda con mastelloni, come selvaggia lucarelli?Dai fai un salto sul mio blog…ciao ciao da92
graaande!:) mi citi palombella rossa.
mcgm
Beh, allora potresti abbandonare la New Economy e fare il Madonnaro al parco.. ti vedrei bene come tipo stravagante alla Dick Van Dyke in Mary Poppins..
P.S. Bello il riferimento a Goffman.
“Guarda che splendido dì
la primavera è già qui.
Lassù vorrei volar.
Magico è l’odor
dei prati in fior,
tutto azzurro è il ciel.”
Se solo sapessi disegnare. L’avrei già fatto.