Incidere una svastica sulla carrozzeria di un’auto francese- Parte 2

Posted by admin | Brodo | giovedì 6 Novembre 2008 16:46

Il periodo che mi separa
dal giorno dell’esame si fonda
su ogni tipo di marchetta
possibile e immaginabile.

Una sorta di climax ascendente del vendere se stessi.

Partecipazione a convegni, produzione di paper,
lezioni gratuite, iscrizione all’Associazione
Nazionale degli esperti di Comportamento e Patologia
del seminarista arrapato.

Il tutto al fine di conquistare visibilità e fiducia
presso chi mi accompagnerà alla corte dell’esame.

All’epoca mi stavo specializzando
in “Varicocele o Priapismo, cos’è peggio?”
e non c’era occasione migliore che girare
un po’ l’Italia accanto a Little Blood e Marcel
per dare lustro alle mie ricerche.

Il primo appuntamento è una trasferta presso
un convegno nazionale. Espongo la mia ricerca.
Applausi. Festa.

Il tutto comincia però ad allarmarmi,
più che altro per una questione di costi,
non di performance.
Vitto, alloggio e viaggio mi derubano
di un due pezzi da cento. Niente male.

Il secondo appuntamento è a 700km da casa.
Little Blood viaggia in prima classe.
Io in seconda.
Ogni tanto passo a trovarlo così scrocco la presa di corrente
per il portatile.
Entro nel suo scompartimento e di fronte a lui
siede Valerio Evangelisti.

Nessuno nello scompartimento l’aveva riconosciuto.
Scambiamo quattro chiacchiere e lui mi fa il più classico
e sorridente degli in bocca al lupo.

La mia marchetta a 700km da casa
funziona oltre ogni aspettativa.
C’è parecchio entusiasmo attorno alla mia presentazione.

Ma è già l’ora di tornarsene a casa. In treno.
Ma in quel momento accade il classico colpo di culo inaspettato.
Due professori di “Fornicazione finalizzata alla procreazione”
si offrono di darmi un passaggio.
Insomma 500 km potrei farmeli comodamente in macchina.
Una bella Audi Station.

Il professor “Ci” e il professor “Elle”
sono in enorme ritardo. E noi non usciamo dalla coda
che ci immette al casello.
E loro sono in ritardo.

Il professor “Ci” comincia a correre come un pazzo
sfiorando più volte i 220 all’ora.
E corre.
Corre come non ho mai visto nessuno correre.
E’ in corsia di sorpasso quando un pazzo ci si pianta di fronte.
Una frenata che a distanza di anni sento ancora nelle orecchie.
Abbiamo sfiorato la morte.
Salvi.

“Ci” sospira, si fa il segno della croce.
“Elle” lo segue.

Il tempo passa e non siamo distanti dalla meta.
Sono quasi le sei pomeriggio.
Mi addormento.
Sto sognando la conferenza che ho appena tenuto.
E un ricercatore, davvero carino, che mi chiede il numero di telefono.

“…piena di grazia, il signore è con te”

Il ricercatore sembra pregare.
Eppure nel sogno non muove il labiale.

“….tu sei benedetta tra le donne…”

Il ricercatore mi ha solo chiesto il numero.
E se n’è andato.

“…benedetto il frutto del seno tuo…”

Apro gli occhi.
“Ci” e “Elle” stanno pregando.
Intonano tre Ave Maria.
Poi un salmo.
“Ci” recita il salmo.
“Elle” risponde col coro.

Terminano il salmo.
E chiudono con il Padre Nostro.

Non capisco.
Davvero non capisco.
Non ho il coraggio di chiedere.
Guardo solo il telefonino.
E mando un sms a Little Blood.

Mi risponde dopo pochi minuti.

“Non lo sapevi? Sono due dirigenti nazionali
di “Convulsione e Liposuzione“. Probabilmente stavano
recitando la preghiera del vespro”

Uno dei due sarebbe stato
nella commissione del mio dottorato.

Ora ero pronta anche
a indossare il cilicio.

[CONTINUA]

Mittelmedia

Posted by admin | Brodo | martedì 28 Ottobre 2008 15:26

Senti,
ciao.

Fidati,
mi piacerebbe passare qui molto ma molto tempo.
Mi è anche tornata la voglia di scrivere. Nonostante il poker.

Faccio la spola da Trieste a Milano, ogni settimana.
Anzi “Su Milano”. Dopo il “piuttosto che”, il nuovo trend linguistico
è quello della preposizione “su”.

“Hey dov’eri ieri che ti cercavo?”
“Eh, avevo un appuntamento SU Venezia”

Mala Tempora Currunt.

Io e Milic tentiamo di frenare la decadenza organizzando un convegno
meraviglioso domani nella sede di Interpreti e Traduttori a Trieste.
Noi la chiamiamo Narodni Dom che fa fico.
Si inizia alle 9 del mattino.

Vi lascio il programma.

Poi la sera ci troviamo tutti a Capodistria.
Noi la chiamiamo Koper che fa fico.
Ma fa tanto fico sul serio perché è l’anagramma di Poker.
Ci troviamo alle 20,
presso la sede di Vinakoper,
– si beve gratis
– si mangia gratis
– si ascolta musica euroregionale gratis


Visualizzazione ingrandita della mappa

Breve intervallo locale

Posted by admin | Brodo | martedì 14 Ottobre 2008 14:12

Se uno va in edicola oggi e si compra il Piccolo
ci trova una notizia che sembra una delle tante notizie.

Però poi magari capita su edtv e cambia idea. O almeno spero.
La notizia è in prima pagina.

Si parla del crack di Goliardica Group.
Per chi non lo sapesse Goliardica non era solo una libreria universitaria qui a Trieste,
era anche una casa editrice e aveva mire di diventare un vero e proprio
franchising nazionale delle librerie universitarie.

All’epoca avevo iniziato una consulenza per uno dei soci,
con cui lavoravo molto bene. A un certo punto più nulla.
So che c’erano problemi tra i due soci, ma il mio referente era completamente
sparito. Grazie al cielo non avevo ancora firmato nulla.

Oggi apro il Piccolo e scopro che “pare” uno dei soci (non quello con cui avevo a che fare io)
si sia intascato qualcosa come 280 mila euro prelevati dalla società
con metodi non così leciti. E il mitico PM Tito si sta lanciando
in un “j’accuse” non da poco contro tal Zuttion, indagato
per alcuni capi d’accusa che non vi sto a riportare.

Niente di straordinario, direte voi.
Sono cose che accadono.

Certo.
Se non fosse che tal Zuttion,
fino a qualche tempo fa
era il docente di
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE EDITORIALI,
a Scienze della Comunicazione, of Course.

Incidere una svastica sulla carrozzeria di un’auto francese- Parte I

Posted by admin | Brodo | venerdì 3 Ottobre 2008 17:16

Apro gli occhi alle 8.
La sveglia del sabato mattina
me la dà un albatross che passeggia
sopra il mio lucernaio.

albatross.jpg

Ha fatto il nido accanto alla parabola di Sky.
Sono contento che i cuccioli crescano
col sottofondo dei mondiali di freccette, su Eurosport2

nido.jpg

Cambio canale e mi sintonizzo
trepidante sul mio cult del momento:
Loggione“, Canale5.
Va in onda “una furtiva lagrima”,
Pavarotti Version, un incubo per qualsiasi melomane.
Confrontate voi stessi:

Luciano Pavarotti

Qui invece lo stesso pezzo ma con la voce di Tito Schipa:

Tito Schipa

Controllo la posta:
– ci trovo un’intervista a olivier busquet
– un invito a un freeroll settimanale
– una mail che porta come oggetto “In bocca al lupo per lo IULM“La mail è lunghissima.
Una sorta di saga.
E’ una lettera stupenda.
Nelle ultime righe, l’autrice mi dà il consenso a pubblicarla
a patto che io cambi qualsiasi riferimento che possa ricondurre
anche lontanamente a lei.

“Caro EdTv,
questa mail te la scrivo pochi giorni prima
dell’inizio del tuo insegnamento a Milano
(IULM, 20 ottobre n.d.r.).
Gli scopi sono due, il primo è quello
di augurarti ogni bene, il secondo è quello di
raccontarti una storia. La cui morale è l’invidia.
Purissima invidia.

Mi chiamo Victoria Coren.
Ero e sono una precaria.
E tra i precari sono nel girone peggiore,
quello dei precari che “lavorano” all’interno dell’università.

Dopo la laurea ho passato due anni della mia vita
come assistente. Ora si chiamano “cultori della materia”.
Insegnavo “Comportamento e Patologia del seminarista arrapato“.
Il mio sogno era quello di dedicarmi totalmente,
alla ricerca, all’attività di formazione.
Studiare, ricercare, insegnare.
Ma niente, non uno sbocco, non un dottorato,
nulla di nulla. Ogni tanto qualche concorso di materie affini,
tipo “Teorie e Tecniche della copula in segrestia” o
“Scienze Marginali”. Ma non mi interessavano.

Andavo avanti così, galleggiando.
In attesa del mio momento.

Estate di due anni fa.
Lì comincia tutto.

Sono al mare con Fante.
Mi ospita a casa sua.
Io non ho una lira in tasca.
Fante è il mio migliore amico che un giorno
ho deciso di etichettare alla voce “fidanzato”.
Non passerà molto tempo che lui si riprenderà il vecchio status.

Squilla il telefono.
Metà agosto.

“Victoria?”
“Sì?”
“Sono Marcel Jambon”
“Ah, professore! Come va?”
“Bene bene, ho una notiza meravigliosa da darti”
“Vada, tanto sono distesa sul lettino”
“Ti chiamo per conto del Professor Little Blood, lo conosci vero?”
“Certo, è il titolare di “Prevenzione degli stupri in confessionale””
“Bene, Little Blood sarebbe molto contento di averti nel dottorato di febbraio,
pare ci sia un posto tutto per te”
“Scherza?”
“No, no. Mi ha chiamato lui stesso chiedendomi di te.
E’ da molto che ne parlavo con lui. E alla fine sei stata premiata”

Non stavo più nella pelle.
Avessi avuto i libri con me,
mi sarei messa immediatamente a studiare.
Quel dottorato è mio.
Capisci? Mio.
Quando ti chiamano e ti dicono così, nell’università italiana,
significa che ti vogliono con loro.
Che il dottorato è solo una formalità.
Che dopo due anni di fame,
sarei stata pagata, no dico “pagata”
per studiare e per fare ricerca.
Il mio sogno.

[CONTINUA]

37 e 8, 14 e 30

Posted by admin | Brodo | mercoledì 1 Ottobre 2008 14:37

Un po’ di tempo fa avevo l’abitudine di registrare Uomini e Donne.
Tornavo a casa dall’ufficio, lo scaricavo e lo guardavo.
“Luca Dorigo”, “Luca Dorigo – Reloaded”, “Luca Dorigo – Revolution” li ho visti così.

Poi con il tempo le buone abitudini che richiedono impegno e disciplina
tendono a sparire. E ho abbandonato Uomini e Donne.

Stamattina mi sveglio con la febbre.
Diserto il lavoro.
Mi piazzo sotto il piumino e non mi muovo da lì.

Una tachipirina che si chiama Sanipirina,
mi regala qualche momento di lucidità.
Tipo che guardo l’ora e sono le 14 e 30.

Trascino il plaid e il vassoio con il riso in bianco e lo stracchino
di fronte al televisore.

Lei è di Napoli.
E’ in esterna.
E la prima frase che colgo è:
“Io sono sempre me stessa,
io non sono mica come le altre.
Io credo di essere più matura,
perché ho sempre frequentato uomini più grandi”.

Maria, sono tornato.

Tana

Posted by admin | Brodo | lunedì 29 Settembre 2008 15:47

Era circa un mese.
Un mese di piccoli stronzetti sparsi per la casa.
Sulle lenzuola.
In bagno.
Dietro a ogni angolo.
Sui libri sparsi per terra.

In più, rumori molesti traletravi.

Eravamo convinti di averlo debellato
perché non dava più segni del suo passaggio.

Avevamo anche rotto un termometro al mercurio
spargendo tantissimo mercurio per la casa.
Nella speranza che lo ingurgitasse e morisse.

Abbiamo anche piazzato alcune trappole cruelty free.
Senza successo.

Per catturarlo c’è voluta una puntata di Uomini e Donne:
esattamente durante un’esterna in un parco giochi tra gli autoscontri,
la trappola è scattata.

immagine12.jpg

Naturalmente tutti i miei fedeli lettori,
e gli amanti di Bret Easton Ellis,
avranno capito il perché della scelta di una trappola
che mantenga in vita il topo.

Ah, altra cosa,
la caccia al topo è stata la cosa che più mi ha occupato
professionalmente in questi mesi di torpore.
Ora è finita.
Si ricomincia a scrivere.

Il topo è stato catturato sulle note dei Modest Mouse

Euregio Party – 20 settembre – ore 20.30

Posted by admin | Brodo | mercoledì 17 Settembre 2008 12:04

Allora, allora.
In queste settimane di silenzio oltre a giocare a poker,
motivo principale per cui non scrivo più,
ho passato il mio tempo a promuovere e a far conoscere Euregio.

E’ un progetto a cui sono tremendamente affezionato.
Io e il buon Milic abbiamo organizzato un evento
per presentare la rivista al pubblico.

Sabato sera, alle 20 e 30, il 20 settembre.
Presso il Giardino Pubblico di San Michele.
A Trieste.

A partire dalle 20 e 30
– presentazione della rivista Euregio

A partire dalle 21 e qualcosa
– concerto degli Arnoux
Gruppo dell’etichetta Knifeville, l’etichetta dei coltelli

Ok, lo stesso giorno c’è quella merdata incredibile
di Friuli Doc, l’Ombralonga dei furlani, ma è un evento
di tale portata di mestizia che uno può anche sbattersene.

Ok, lo stesso giorno c’è anche Electroblog, e suona quel fenomeno
di Carl Craig. Ma abbiamo previsto tutto: il nostro concerto chiuderà le danze proprio
nel momento in cui inizierà Electroblog.

Fighetta euroregionale, birrette e musica per tutti.

euregiobanner_copia.jpg

Matteo Tagliariol

Posted by admin | Brodo | domenica 10 Agosto 2008 14:48

La cosa che più non sopporto è quando la gente si fa i cazzi degli altri
attraverso i social network.
Infatti mi sopporto a fatica.
Io ho scoperto che mio fratello fuma
grazie a myspace

Non so se sia normale.
Ci sto pensando.
Avevo 7 tavoli aperti su pokerstars.
Mentre Matteo Tagliariol vinceva la medaglia.

La prima cosa che mi è passata per la testa è stata
cercare Tagliariol su Facebook e l’ho trovato.

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tagliariol2.jpg

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Distribuzione-flash di ‘Euregio’, domani al Caffé Tommaseo a Trieste

Posted by admin | Brodo | giovedì 7 Agosto 2008 10:57

In cross post con Bora.La.

Domani mattina, venerdì 8, sarò al Caffè Tommaseo a Trieste, alle 10.30, con un pacco di copie del nuovo numero di ‘Euregio’, il giornale di storie e racconti dedicato al dibattito sulla creazione di un’Euroregione nell’area dell’Alto Adriatico. E mi porterò dietro qualche altro pacco di adesivi allegati a questo numero del giornale – ‘Get to know the languages of the Euroregion!’.

Il giornale è distribuito gratuitamente (non solo al San Marco). Ci vediamo là?

Intanto puoi visitarti il sito ufficiale di ‘Euregio’ magazine e:

euregio logo

MR 73

Posted by admin | Brodo | lunedì 28 Luglio 2008 13:26

Matteo Apollonio è attualmente in vacanza in Croazia.
Quindi se gli do del coglione pubblicamente, dal mio blog,
il massimo che può fare sarà incazzarsi sì, ma fra 10 giorni.

Andare a cena da lui è un rituale di cui conosci perfettamente lo svolgimento.
Come al solito si arriva.
Si pasteggia a tartine e chardonnay.

Io per l’occasione sfoggio un paio di jeans che ho portato a stringere dalla mia nuova sarta,
polo Gucci e scarpa nera d’ordinanza.

Quando ceno so che devo sempre stare in silenzio almeno un’oretta per lasciare che gli astanti si sfoghino su temi di cui non mi frega letteralmente un cazzo:
– situazione politico-sociale dei balcani. La Trieste colta a un certo punto parla sempre di Balcani. E’ incredibile. Non c’è cosa più noiosa, soprattutto per me, che non sono mai sceso più a sud di Lussino
– discorso di Obama a Berlino
– situazione politica locale
– grasse risate su qualche politico triestino a turno di cui ignoro l’esistenza

Poi il discorso si sposta sul mondo femminile.
Poi sul cinema.

Matteo Apollonio è sotto il giogo del noir francese e mi propone come grandissima figata “36” di Olivier Marchal.
Gli faccio presente che l’ho visto circa 3 anni fa.
Allora rilancia.
“Beh te gà de veder MR 73 – L’ultima missione”
Cazzo mi manca.
“Xé una figada unica, te lo passo”.
Abbasso la testa umiliato.
Non l’avevo mai sentito nominare.

Scarto il mio hard disk dalla foderina di finta pelle,
sono completamente ubriaco ma riesco ancora
a connettere una porta USB.

“MR 73 – L’ultima missione” ora giace nel mio nuovo portatile.

4 GIORNI DOPO
Accompagno mio padre a Pordenone.
Shopping.
Bottino magro: polo verde Paul Smith, acquistata con sconto 50% presso Boranga.
Mio padre mi lascia in stazione.
Calcolo brevemente il tragitto Pordenone-Trieste.
Circa due ore.
Lo confronto con la durata di MR 73.
Coincidono.

Salgo sul treno.
Becco un vagone con alla mia destra un gita di scout
di sicuro diretta verso la Carnia.
Alla mia sinistra un coppia di donne meridionali
che parlano a voce alta.

Estraggo il portatile.
Per giocare a poker in serenità ho acquistato un 17 pollici.
Occupa più o meno l’intera campata del sedile.

Indosso le cuffie.
E faccio partire il DIVX di MR 73 – L’ultima missione.

Ma quello che appare è esattamente questo:

viaggio_in_treno.jpg

P.s. se per caso quella gita di scout stesse ancora ridendo
in compagnia delle due terrone, ci tengo a suggerire che il titolo vero dell’opera con le mascherine
è “La Bocca di Mia Moglie”. E no, non è un noir francese.

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