La partecipazione è merda, la libertà è blazé
Tutto è nato circa otto mesi fa.
Quando sono andato a Roma per un intervento a una conferenza.
Arrivo a Ciampino. Tappa a Termini e tuffo nella metro sfigata di Roma.
Dove sbatto di fronte a questo:
Chi è di Roma a questo muro non ci fa più caso.
Chi non mette piede a Roma dal Delitto Russo,
perde almeno tre passaggi della metro a scovare
biglietti, post-it, a4, fiori, pagine di diario di hello kitty,
dedicati alla morte di Vanessa.
Un altare. Forme rituali che cominciano con un’elaborazione del lutto collettiva
e finiscono da tutt’altra parte: contro gli zingari, gli stranieri, il comune, la sicurezza.
Mischiando i registri linguistici in modo incredibile: quel muro, ve l’assicuro, è una babele
di identità e linguaggi mai vista.
C’è il messaggio della suora impietosita.
Delle zie.
Degli ultras.
Dei travet.
Torno a Trieste.
Apro la posta e trovo un link che porta al blog di Pagliaro,
un blog di cronaca della città.
La notizia è quella di un ragazzo morto in un incidente in moto.
Vi prego spendete almeno 5 minuti della vostra vita
a leggere i commenti di questa notizia, ne vale la pena.
La madre del ragazzo trasforma il blog di Pagliaro,
anzi no,
spoglia Pagliaro della dimensione di cronaca
e lo trasforma in un altare digitale scovato per caso su Google.
E quel post diventa il punto di raccolta di una partecipazione al lutto permanente.
Esempi?
Messaggio di “Mamma” del 14 dicembre 2007
davide cucciolo mio sei stato sempre la vita mia, il mio cucciolo, la luce dei miei occhie e lo sarai per sempre.Il dolore x la tua perdita è talmente acuto e lancinante da farmi persare di non riuscire a vivere. Ce la farò per te, per ricordarti con quel splendido sorriso e per tutti i momenti splendidi che ci hai reglato.
Quel signore che ha messo fine alla tua vita provocando l’incidente non lo conosco e spero di non conoscerlo mai, ma solo spero che provi il dolore disumano che sto provando io.
Davide mi manchi…..ti porto nel cuore
Messaggio di “Mamma” del 20 dicembre 2007
Cucciolo mio, ieri 19 dicembre, son passati 3 mesi dal tragico incidente, per la tua mamma è stata una giornata molto triste e
colma di dolore, le feste natalizie sempre più vicine mi straziano il
cuore per non poterle festeggiare con te come ogni anno.
Cuoricino mio ieri sono andata a comperare un piccolo cagnolino,
è come un batuffolino bianco beige e nero, pesa 1 Kg l’ho chiamato Dadi, proprio come ti chiamavo io da piccino (se lo vedi sono sicura ti piacerà). Spero possa aiutarmi solo un pochino a colmare il vuoto che hai lasciato, per poter andare avanti. Ogni attimo della mia vita il pensiero è rivolto a te. Gioia mia il mio cuore batte sole per te….
Messaggio di “Giuliana” del 14 dicembre 2007
Cara Sugnora, sono una vicina di casa vostra qui nel vicolo e da quel giorno ho orrore a passare davanti al garage, ma non sempre posso evitare di farlo. Vorrei tanto abbracciarla, stringerla fra le mie braccia e dirle tutto ciò che provo e sento, ma non ho il coraggio di farlo; sono mamma anch’io e so che cosa sta soffrendo; inoltre una mia zia ha perso anche lei un figlio in moto . le auguro di trovare un po’ di conforto nella fede, Un bacio da un’amica giuliana
E via così. Commento dopo commento il lutto si fa virale.
Trasversale. Ed eterno.
Il “muro” si rimpie del pianto disperato della madre,
dei “ke” e dei “ki” da sms dei compagni di classe,
le zie, le vicine, i perfetti sconosciuti.
Rvnet diventa diventa Cappella di Preghiera e Ricordo Permanente.
E’ vero anche stiamo parlando di un lutto.
E di un coinvolgimento emotivo talmente forte
che pensi, “ok accade solo quando muore qualcuno”.
Anche perché se non fosse così, la “partecipazione”, o meglio,
l’ “iperpartecipazione” spaventerebbe non poco.
Rassicurante che, alla fine, tutto questo si fermi al lutto.
E invece….
Da qualche giorno qui a Trieste tiene banco la vicenda della Voce della Luna,
un locale sul lungomare incendiato per vendetta.
Stanotte ricevo questa segnalazione via mail:
P.S. ASSSSSSOLUTAMENTE VAI A FARTI UN GIRO SULLE ROVINE DEL TERRAZZA MARE,
AVRAI MATERIALE PER IL BLOG PER TRENT’ANNI !!!!!
E gran finale….
Gaber sosteneva che la libertà è partecipazione.
Mai come ora credo che il concetto vada rivisto.
Totalmente rivisto.
Non so se il mio approccio alla vita totalmente blazé,
esageratamente indifferente a tutti e tutto,
inseguendo grandi e onesti ideali come farsi i cazzi propri,
sia quello giusto.
Ma, sinceramente, stavolta non credo di sbagliarmi.
Grazie al forum http://www.cayoeffe.it per le foto che ho gentilmente rubacchiato e a Max per la segnalazione
che significa incendiato per vendetta ? allora si sanno i colpevoli ?
non hai idea di quanti profili su myspace sono dedicati a gente morta
secondo me “Mamma” è un fake
@pluto il colpevole è stato pescato da poco, circa tre giorni. dei profili myspace ne sono al corrente, e sono rimasto sconvolto.
sei ancora a Sin City?
ocio che ‘rivo 😉
@boiazza mamma non è un fake, assicurotelo
boh, ste forme di elaborazione pubbliche del lutto non le ho mai concepite.
molto significativi i cartelli; essenza di decadentismo.
“Forme rituali che cominciano con un’elaborazione del lutto collettiva
e finiscono da tutt’altra parte: contro gli zingari, gli stranieri, il comune, la sicurezza”
ti spiace se con questa frase mi ci faccio un tatuaggio?
E’ una mia impressione o i primi 4 biglietti hanno la stessa calligrafia?
è un problema che si pongono anche nel forum
dove ho preso le foto.
può essere, ma ai fini del mio post non c’entrava molto. per questo non l’ho messo in evidenza
se li sarà scritti da solo i biglietti!
Comunque credo che Gaber intendesse qualcosa d’altro per partecipazione. Questa non è partecipazione… è INVASIONE.
O peggio, manifestazione egoista e autoreferenziale mascherata da partecipazione.
è TUTTA COLPA DI STUDIO APERTO!
Vetrinizzazione del dolore?
E il web c’entra qualcosa?
Concordo con Boiazza: EdTv, quella frase che hai scritto individua e contestualizza perfettamente la dinamica collettiva che si autoalimenta in questi momenti.
@ Gnello: è indubbiamente manifestazione egoista e autoreferenziale mascherata da partecipazione.
in certi momenti un bel silenzio potrebbe essere uno dei regali più preziosi, e invece il protagonismo dei miei coglioni vince su tutto e su tutti.
mi viene in mente un ottimo articolo di Massimo Fini riguardo l’indignazione collettiva riguardo la strage di erba:
” Ma c’è anche una ragazza che ha attaccato all’ingresso della corte un biglietto “per l’angelo Youssef volato in cielo”. E’ la stessa che grida ‘stronza, puttana’ a una signora, coinquilina del Romano e dei Castagna, Claudia si chiama, che è scesa di casa per pregare la gente di andare via. Gli altri, attorno, approvano , inviperiti con chi vuole privarli di questo spettacolino fuori ordinanza.”
“La folla che si commuove per la propria commozione. Che vuole sentirsi buona, monda, pura, tanto diversa dagli Olindo e dalle Rosa Romano. E invece è uguale. Anzi peggio. Perchè non ha nemmeno quel bestiale coraggio. La sua ferocia è tutta nascosta. Il suo marciume è mascherato. E’ la folla che porta fiori e bigliettini svenevoli, che invoca la forca per gli assassini, ma che quando una ragazza viene stuprata nel pieno centro di una città gira la testa dall’altra parte e fa finta di nulla. ”
ocio che il link è un po’ lunghetto
oops. sorry, ho dimenticato il link:
http://www.massimofini.it/1840list.las?-database=iOrgDBmassimofini&-response=1850det.las&-table=Txt&-sortField=AcquireDate&-sortOrder=descending&-op=bw&Web=massimofini&-op=eq&Web=massimofini&-op=eq&Section=10&-op=bw&Status=3&-op=bw&Klass=1&-op=lt&InDate=2008-06-24%2013%3a24%3a31&-op=gt&OutDate=2008-06-24%2013%3a24%3a31&-op=bw&Type=Visitatori&-op=cn&Text1=erba&-maxRecords=1&-skipRecords=4&-token.XKID=X000988682&-token.XKAction=.search&-token.XKError=9000%2f9040Response.las&-token.moreID=&-token.XMessID=D9AC05480f3c82054FqVH12FB1A0&-token.Key=Pensiero&-token.SubKey=Giornalista&-token.MenuLevel=2&-search&-Token.Section=1&-Token.Key=Pensiero
tutta colpa della cronaca.
secondo me siete tutti un po’ troppo abituati a pensare che le proprie emozioni siano qualcosa che non vada condiviso pubblicamente.
questo è un retaggio di una cultura che secondo alcuni studiosi è tipica di società dominate dai maschi.
a parte questa mia divagazione saccente per far incazzare fiandra,
volevo dire che l’altr’anno ho partecipato a un seminario ‘tropo figo’ alla mia scuola di antropologia a belfast dedicato proprio a questo tema.
il tipo che fece la presentazione si chiama Jack Santino ed ha scritto addirittura un libro sulla cosa, raccontando e interpretando una serie di casi globali, dai memoriali pubblici spontanei nel conflitto nordirlandese alle manifestazioni spontanee di cordoglio per la morte di Lady Diana (molte di queste di fronte a Buckingham Palace).
Il libro è “Spontaneous Shrines and the Public Memorialization of Death”.
Questo il link su Amazon con la scheda del prodotto:
http://www.amazon.com/Spontaneous-Shrines-Public-Memorialization-Death/dp/1403968888
gajardo!
bhe e’ ovvio che Santino abbia scritto un libro che raccontasse anche del cordoglio per una morte…
@morbin 72$? sobrietà sti testi anglosassoni 😉
cmq figo, adesso mi ci tuffo
ma come mai parlano di società dominate dai maschi? riesci a spiegarlo?
anch’io credo che ‘partecipazione’ abbia diverse accezioni. Il post però non vuole fare distinzioni lessicali. Solo mettere in evidenza che son tutti buoni a piangere sul latte versato. E sapendo che EdTv senza latte non può fare la dieta a zona, è comprensibile che s’incazzi parecchio…
Viva la cultura maschilista dei non-sentimentalisti
Morbin, mai sentito parlare di Mario Merola?
non guardo la tv
; )
è la prova tangibile che per quanto riguarda motti e massime la Smemoranda ha fatto più danni del fascismo.
Ciao Enrico, è tanto che non ti scrivo qualcosa ma forse è stato meglio così. Oggi sono ripassato sul blog per leggere qualcosa e mi imbatto in questo post e sinceramente devo dirti due cosine: non sono contro queste cose, elaborare il lutto, anche in questa maniera, può essere utile a chi l’ha subito vedendo l’affetto di molti, anche degli sconosciuti. E il lutto ha tante, forse troppe verità nascoste che escono fuori anche così. Ma non è poi questo quello che voglio dire in realtà. In tutto questo vedo invece una sorta di menefreghismo totalizzante che ti attanaglia: cazzo ma vuoi sempre rimanere lì a quel cavolo di bivio baumanniano ad aspettare qualcosa o qualcuno che ti indichi il cammino? ma la cosa ancora più triste di quello che traspare è che tu, penso, ci godi a stare in mezzo a quel bivio ad aspettare, è più facile. Penso che ti convenga leggere anche qualche classico della letteratura latina, forse il sogno di scipione di cicerone ti aiuterà un pò. Tutto ciò spero non sia stato violento od offensivo ma ce n’è troppa di gente che si lamenta e non fa un cazzo per migliorare quello che lo circonda…
Guarda, capiamoci,
era da molte settimane che non mi trovavo di fronte a un bivio, e giusto in questo istante
mi è capitato un bivio bello grosso.
Mi sono trovato con AK in mano a chiamare una ripoppata all-in di un coglione totale al primo livello di bui.
Tu che cazzo fai?
Mica puoi star farmo, il tempo scade.
Qualsiasi manuale ti dice di foldare.
Che cazzo di senso ha giocarsi un torneo così.
E invece chiamo, cristo d’un dio, perché a un certo punto decidi che stavolta gliela piazzi nel culo sia a lui che al bivio. E sai perché? Perché il tizio era sotto di 1.790$ su pokerstars. Un fish totale.
Mi gira AJ lo stronzo. Gli ho fatto tana.
Poi un tris di J mi manda a casa.
– 50$ in 20 minuti.
Ma sono fiero della chiamata, e anche Cicerone lo sarebbe stato. Pace all’anima sua.
probabilmente Cicerone ti avrebbe bacchettato per questa perdita di morale nel gioco…
Il sunto della giornata è che:
– stamattina mi becco milic che mi dice “ti trovo sorprendentemente CONSERVATORE”. Gli faccio notare che non è una novità. Più che conservatore mi definisco ORTODOSSO. “Sì ma strano perché su queste cose non sei mai banale”.
Conservatore e banale. E sono due.
– stamattina mi sono beccato del “SIMPATICO”.
– nel primo pomeriggio dello STRONZO e SUPPONENTE
– stasera del MENEFREGHISTA
– su Pokerstar uno mi ha dato del LOOSER
Ragazzi qualcun altro che si vuole per caso accomodare, oggi?
Alcuni spunti:
– registro le puntate di Uomini e Donne
– indosso polo griffate color lilla
– non so passare le telefonate nei vari interni del mio ufficio
– non so usare il fax
– ho il cazzo piccolo
– fatti vedere da un neurologo, ma bravo
-per quello basta l’ex santa maria della pietà
-basta un manuale, anche quelli da mercatino
-allora te ne servono due
-lì nemmeno Lourdes ti può aiutare
dai Divo, essere permalosi è estremamente in voga!
anch’io ho il cazzo piccolo ma ti dirò che esercita un certo fascino con le donne… (sono i froci che hanno il complesso del machismo)
mejo picoeo e szogatoeon che grando e fanulon no?
@morbin: giusto, ti te vardi e partie in streaming sul computer…
@morbin: ti pongo uno spunto di riflessione: dici che il fatto di non collettivizzare il dolore sia un retaggio maschilista.
io non ne sarei così daccordo.
mi è bastato raffrontare il modo in cui viene affrontato un lutto nel nord e nel sud italia.
nel sud l’avvenimento è accompagnato da tutta una serie di rituali che di fatto enfatizzano il lutto, mentre nel nord il tutto avviene in forma un po’ più discreta.
è anche vero che nel sud italia è ancora vivo un substrato culturale derivante dalle passate dominazioni di matrice turco/araba che sicuramente sono molto più maschiliste delle nostre.
Quindi il concetto va in un po’ in contraddizione
Ho sempre odiato la terrazza mare.
Boiazza ti sfugge un piccolo particolare: nel sud italia rurale le famiglie sono matriarcali…
Beh potrei dire che non è propiamente vero che sei indifferente, tant’è vero che la cosa ti ha colpito in modo tale da dovrla non solo riportare, ma direi anche razionalizzare o perlomeno rielaborare. Potrebbe essere anche questa una forma di partecipazione .
Il che credo sia una cosa molto normale e banale (oh senza offesa eh)allo stesso tempo. Su tutte le cose in un gruppo si formano sottoinsiemi di persone che sono daccordo, non sono d’accordo, non si esprimono etc ( e ancora esclusi,chi invece sta dentro etc)
Il che è veramente, a pensarci banale. E’ come un discordo aritmetico dal risultato scontato. Sempre lì si arriva. (Lasciando perdere magari delle teorie varie, per il momento, per cui
in matemetica si parte da convenzioni, oppure che il risultato non è scontato etc)
Mi domando poi che cosa significhi rivedere la frase di Gaber.
vabè
Ciao,
al sud le famiglie sono matriarcali sì e può essere che il lutto si elabori ad alta voce senza che nessuno si scandalizzi; certo non tutti fanno così, ma questo è il retaggio del passato. Secondo me la “vetrinizzazione” del lutto è un’altra cosa – e il web non c’entra niente – tutta colpa della TV.
cotoletta…“vetrinizzazione” del lutto è un’altra cosa
cioè?perchè dici che è qualcosa che riguarda solo la tv?
(oh, non voglio essere pesante e pesante con l’aggravante dell’estrema ignoranza, però volevo capire. e senò vabè uguale 🙂 )
Mec, è sempre colpa della TV, ma soprattutto di TV.
Tu, se noti i peggiori mali del mondo,
ovvero televisione e treviso,
si indicano con la stessa sigla
😉
il bello di vivere all’estero da quattro anni è leggere “è tutta colpa di Studio Aperto” e non capacitarmene. sto guarendo. oppure spiegatemi, non sono aggiornato. sui sistemi di riferimento in Italia, voglio dire.
Visto che si è già parlato di Massimo Fini poco sopra, sull’argomento mi permetto di postare questa ulteriore citazione.
«Rivedetevi, se vi capita, i filmati dei funerali di Fausto Coppi, seguiti da un’enorme folla di estrazione ovviamente popolare. La gente è vestita modestamente, ma è composta e dignitosa. I volti sono intensi e persino belli nella loro asciuttezza. Nessun sgangherato applauso accoglie la bara all’uscita dalla chiesa. La folla onora in silenzio il suo campione. La commozione, autentica, è tutta interiore»
Ah, l’articolo si intitola «Volgarità, indifferenza e cinismo, questa non è più la mia Italia».
Mi sei capitato per caso tra le “mani”… Caro Ed Tv…forse sei un po’ troppo borioso e saputello …un intelletualoide radical chic di sinistra?…ma perchè non ti fai i cazzi tuoi sui sentimentalismi degli altri …anzi forse…se non ho capitomale..perchè non vai a farti una partita a poker!
perchè non vai a farti una partita a poker!
Ho 268 tavoli giocati nel solo mese di agosto.
Non credo di aver bisogno di incoraggiamenti.
“Secondo me la “vetrinizzazione” del lutto è un’altra cosa – e il web non c’entra niente – tutta colpa della TV.”
Alla televsione c’è vetrinizzazione e non nel web nel senso che alla tele nn c’è una forma di partecipazione”diretta”/interazione come invece c’è nel web, pur rimanendo comunque in un contesto “commerciale”.
ps_ a me massimo fini sta sulla balle .