Roma in cinque atti
“Sabato volevo annà al FamilyDay
ma porcoddio sono single“*
*Scritta su un muro. Quartiere Pigneto, Roma
ATTO PRIMO – BO FROST
Parto da Treviso. Direzione Roma.
L’aeroporto Canova brilla a nuovo.
Sono l’ultimo della coda del Check-In.
L’aereo è quasi interamente occupato da venditrici romane della Bo-Frost.
Erano a una convention a Treviso.
Tengono strette in mano un ricettario dal titolo “L’ho scongelato io“.
Sono tutte signore di mezza età.
Truzze. Look da pubblico femminile di Uomini e Donne.
Sono in viaggio per conto di SWG e quindi qualche numero lo sparo subito in partenza:
– il 60% di queste donne ha il labbro rifatto
– il 40% ha subìto un intervento allo zigomo
– almeno il 30% ha il naso rifatto
Vi assicuro è impressionante.
L’abbassamento della soglia sociale di accesso al lifting sta generando dei mostri.
ATTO SECONDO – ACCOMMODATION
Andare in trasferta a Roma per lavoro significa anche recupare vecchi amici.
Che non vedi da tempo.
Subito si innesca una modalità “Fogolàr Furlan” o “Triestini nel mondo“.
Ti trattano come un emigrante.
Feste, cene, mercato rionale, osteria tipica, foto e ricordi.
Figo, certo.
Ma questo mi ha impedito una nottata al “Clubbino” dei Parioli o al “Liegi Nuts”.
Rimedierò.
ATTO TERZO – CONTINGENZA
Sono giorni interi che sono nervoso.
Costantemente di pessimo umore.
Quello che scriverò nel quarto atto
è il prodotto di un pianto isterico e rabbioso sulle note
di “Destinazione Paradiso” cantata da Laura Pausini Live a San Siro.
Il primo stronzo che storce il naso
si consoli con qualche blog indie-radical chic. Ce ne sono tanti.
ATTO QUARTO – LA MANIPOLAZIONE
Entro alla Fiera della Piccola e Media Editoria.
Palazzo dei Congressi dell’Eur. Meraviglioso.
Campi sterminati di libri. Dalle guide ai rifugi di montagna alla Saga degli Illuminati.
Mi fermo a leggere alcune favole illustrate.
Vi segnalo “Olivia salva il circo” di Ian Falconer. Stupenda.
Entro nello spazio blog di Splinder per dare credito al mio cognome
e assolvere la Marchetta.
Io introduco il dibattito. E lancio la palla ai politici presenti.
Paolo Guzzanti non c’è.
C’è la Meloni ma arriva a dibattito iniziato.
C’è Adinolfi.
Ci sono due moderatori, uno di AN, uno del Partito Democratico.
I coglioni cominciano a girarmi esattamente 20 minuti dopo che ho terminato l’intervento.
L’ultimo parte del mio paper riguarda le donne.
La parte dedicata al “genere” e soprattutto al “conflitto di genere” dentro a Diario Aperto,
io ed Enrico l’abbiamo ampliato molto.
Siamo entrambi convinti che buona parte del web che sarà
avrà una fortissima connotazione di genere, appunto.
Facevo un riflessione piuttosto approfondita.
Che vi riassumo in due righe.
Dai dati di Diario Aperto sembra che la popolazione femminile online sia completamente estranea al dibattito politico.
Ma pensare che le donne non si occupino di politica è da pirla. E’ roba da Porta a Porta.
I dati bisogna andarli a prendere nel profondo.
Se guardi cosa cercano le donne online, avrai una sola risposta: il quotidiano.
Tutto l’approccio narrativo al blog è fondato sul proprio microcosmo quotidiano.
Su una dimensione intima.
Questo stavo dicendo alla conferenza.
E dicevo anche che se andavi a indagare in modo certosino. Notavi che gli argomenti trattati
sono spesso: maternità, ciclo mestruale, lavoro precario, rapporti sociali.
Il che vuol dire che non è che la donna non si occupi di Politica. No.
Significa che spesso il genere femminile sceglie un approccio politico-sociale all’interno della propria sfera intima.
Questo stavo dicendo alla conferenza.
Prima che nella sala entrasse Giorgia Meloni.
In quel preciso istante termino la mia relazione.
Il microfono lo passo al moderatore del Partito Democratico.
Che brama.
Che sbava.
Per una domanda alla Meloni.
Testuale:
“Vicepresidente Meloni, dalla ricerca del dottor Marchetto abbiano notato come le donne non si interessino affatto di politica.
Spesso sono disoccupate o casalinghe. Lei che opinione ha?”
La Meloni cosa volete che dica? Dice sostanzialmente che se una ricerca produce questi risultati,
è una ricerca del cazzo.
E io cosa volete che dica? Che se ribecco il moderatore gli tiro un calcio sui denti?
Che quando c’è un politico di mezzo, c’è sempre qulcuno che gli fa domande del cazzo?
Tento di spiegare alla Meloni che in realtà “no, la ricerca non produce assolutamente un ritratto del genere anzi”.
Ma a lei già non gliene frega un cazzo. E’ andata oltre. E’ già alla fase “il blog è utile ma non sostituisce la comunicazione faccia a faccia“.
ATTO QUINTO – LEI NON SA CHI SONO IO
Sigaretta.
“EdTv?”
“Sì, ma chiamami Enrico”
“Ciao piacere. Tu sai chi sono io vero?”
“No”
“Davvero? Io a te ti conoscevo. Ma credevo sapessi chi fossi”
“Guarda scusami ma non ho idea di chi tu sia”
“Io sono quello che sta dietro a blogdalnomestronzo.it ehehehe”
“Ah”
“Sì, ahahaha, sono proprio io”
“Ah”.
“Ma non lo conosci?”
“No”
“Cioè…non l’hai mai sentito nominare?”
“No, giuro”
“Ma va…..aveva anche fatto un sacco di scandalo…” (…che nemmeno il Watergate…. n.d.r.)
“Per cosa?”
“…era un blog di provacazioni politiche anonime. Poi m’hanno fatto outing e la gente è rimasta sconvolta
quando hanno scoperto che dietro c’ero io. Dovevi vedere che faccia hanno fatto”
“Immagino”.
Dispersi nel Caos degli Assalti Frontali fa da sfondo al mio giramento di cazzo
chapeau, dott. Marchetto
dio canarino, chea mise da etero-professional no te sta proprio par gnent…
il PD è il male
Enrico in quella foto metti soggezione!
Comunque il moderatore due sberle date bene se le meritava.
secessione.
Pago un milione di euro se mi trovate quello che l’ha scritta sul muro.
Alla fine del post continuano a frullarmi in testa solo 2 frasi:
A_”Look da pubblico femminile di Uomini e Donne.”;
B_”L’abbassamento della soglia sociale di accesso al lifting sta generando dei mostri.”.
Tra qualche anno dove saranno finite quelle genuine azdore casa e cucina in grado di sfornare decine e decine di cappelletti la domenica mattina.
Chi rimpiazzerà le nostre nonne?
…non trovo risposta…
Ho paura e pure un po’ di freddo.
PIANGO DENTRO.
ScoRRREGGIO!
mi verrebbe da dire che la politica e’ una cosa seria e non dovrebbe essere fatta dai politici.
Coraggio ragazzi, su! Tutti a puttane.
La mia faccia è riassuntiva del momento.
Che look ho? Mi pare più che buono!
Quello che hai al collo è un nodi di cravatta o un carosello dei primi del ‘900?
Ma non c’era proprio nessuno a dare dell’imbecille al “moderatore” del PD? Nessuno prevenire la Meloni dall’esprimere opinioni su un’intervento di cui si non ha ascoltato una parola? Questa è Fantasilandia.
Quello nodo o e’ un full Windsor oppure la cravatta ti arrivava con la punta ben sopra l’ombellico. Propendo per la prima ipotesi.
uddio… leggo ora la tua ricerca donne&web e scopro di rientrarci in pieno, che strana sensazione 😀
quel look non è male, ma il casual ti dona (o sarà l’amarcord?!)
full windsor inappropriato però, se permetti, R!
ad un incontro sui BBlllOOOGGGG
ci devi andare in felpa e jeans, altrimenti non ti considerano (c.v.d.). Col gilettino, la gravattina e la camicia stirata col segno sulla manica ci vai ad un convegno unindustriale 😉
Matte: la scritta sul muro l’ho fatta io. Percio incontriamoci. Tutti pezzi da 50 euro, grazie.
e’ un doppio windsor.
da quando in qua vi prendete così tante libertà
nel giudicare il mio abbigliamento?
vi devo cazziare?
Sindrome Gianduja Vettorello.
ussignur!
Matteo non fare lo gnorri…. hai detto un milione di euro??
p.s. Il look del divo non si discute…e’ un dogma. Esatto e preciso per definizione. Fine
evvaffanculo krossy!
Mi ribello!
Ora compio un atto estremo di anarchia in un blog monarchico:
IL LOOK DEL DIVO E’ IL MALE!
Ok, appuntamento a Bora Bora, Afghanistan. Ale otto io sono lì.
in questa foto sei uguale al mio amico Paolo! rubrica Separati dalla nascita
Double Windsor e’ un modo scorretto di chiamare il full Windsor o piu’ semplicemente il Windsor, esiste invece l’ half Windsor che e’ quello piu’ comune.
Quante cose imparo qui, pure i nomi dei nodi della cravatta, e li imparo su youtube, pure.
Anche Wikipedia torna utile in queste cose, quando non si ha familiarita’.
Big up for Live in SanSiro
Ed ecco che con un taglio
enrico marchetto
si trasforma in
Samuel dei Subsonica
….la camicia è button-down ?
Per la precisione:
è una camicia button-down Rione Fontana.
Regalo di compleanno di mia madre 2006.
Donna rompicoglioni, ma di buon gusto.