io: “di san remo ho visto poche cose…per esempil la tipa col rossetto messo strano che cantava in coppia col siciliano che somiglia a barry white…” Enrico: “ahh…Mario Biondiii…mitico! E’ bravo quello…!”
Perché io non ho un blog? Più passa il tempo più pare che non si possa, non si debba non avere un blog. Eppure scrivo per mestiere, oltre che per piacere. Non roba mia, intendiamoci: traduco. Tradurre è una buona scusa per scrivere scrollandosi di dosso la responsabilità delle idee. Il blog mi fa paura perché è volatile, puoi cambiarlo, cancellarlo, abbellirlo, ingentilirlo, inacidirlo. Puoi appesantirlo di orpelli extratestuali, musicafotovideo, puoi far bella figura citando il brano giusto, raccontando la musica che ascolti così che il lettore possa pensare cheffigo, che musica figa che ascolta questo/a qui. Mi ricorda un po’ i miei diari delle medie, coloratissimi e pieni di adesivi e foto incollate. Non lo tengo più, un diario come quello delle medie. Perché dovrei avere un blog? Poi capita che ho cose serie da dire e non ci riesco più, viziata dall’eccessiva libertà del blog. Eppure ci sono blog che mi fanno venir voglia di scrivere. Questo è uno. Mi diverte e mi irrita. Mi è simpatico e lo prenderei a schiaffi. Perché aprire un blog? Scrivo sul suo, va’… 🙂
Perfettamente d’accordo. Su Mario Biondi. Insopportabile. Ma così come è improvvisamente entrato in scena, improvvisamente ne uscirà, e non ce lo ricorderemo più!
poi tra vent’anni qualcuno dirà: “ehi, io c’ho il cd di Mario Biondi, quello si che di musica se ne intendeva!” e per un annetto riproporranno la sua amena canzoncina e il suo vocione sprecato…
Fenomeni mediatici… come i blog, del resto! ma non entro nel dettaglio, ho un pensiero tutto mio e soprattutto non mi ritengo sufficientemente competente per discuterne…
Secondo me come con Mario Biondi così i blog vanno presi in considerazione sotto un duplice aspetto.
Un conto è Mario Biondi: bravo. Un conto è il fenomeno mediatico Mario Biondi: mi ha rotto il cazzo.
Per i blog stessa cosa. Io scrivo su un blog. Parlo raramente di blog. Chi scrivi su un blog scrivendo di blog mi annoia. L’ho appena fatto su bora.la e mi sono annoiato da solo!
ME PAR CHE QUA L’E’ DRIO NASSAR UN FIA’ DE BORDELL…. SCOLTA LA PARANZA, CHE LA FA PANDAN UN FIA’ CO TUT, COMPRESA A BARBA E EL COMPLETIN MARRON! CHAU VECIO 🙂 PS: SE TE VOL MI PARTECIPE AL “SCRIVI NA CAZZADA AL DI’ E TE STARA’ PI MEJO”
OT: a proposito di indovinello. Mi rimangio le parole. Non ho mai notato la scritta Hilary’s Pagani perche’ spesso, anche in provincia di Treviso dove te li piazzano anche come svincolo nei corridoi di casa se non stai attento, non c’e’ l’adesivo. E la scritta con la marca e’ stampata sulla plastica. E qui ti fregano…perche’ il bidone in corsa pare rosso. E invece ha la pubblicita’ subliminale…
Probabilmente allora ad Oderzo riciclano quelli usurati…
però io contestavo appunto il fatto che non partivamo tutti alla pari! ci sono zone in cui la scritta è nitida e chiara e zone (ahinoi, poveri contadini!) in cui la percentuale di bidoni “sponsorizzati” è bassissima…
Allora farò attenzione… ma anche così per uno che non si ferma (e dubito che chi sta percorrendo una rotonda abbia volgia di fermarsi e scendere dalla macchina) è impossibile notarlo se non c’è l’adesivo…
ripeto, non partiamo alla pari.
Ma è anche vero che nessuno ha detto che dovevamo partire alla pari…
E io cosa dovrei dire? Oggi, sotto casa mia (!) un manifesto di un club che annuncia ‘speciale guest DJ – Luca Dorigo’. Ma come si permette a far vedere in giro la sua faccia? e nella mia città? Quasi quasi vado lì a dargli del pagliaccio. No, non ci vado, ma forse la mia cuginetta ci va e le dico di urlarlo lei (che non ha bisogno di essere convinta). Sono molto,molto indignato.
Raniero Monaco di Lapio Fan Club – ‘1 anno e 2 mesi con la condizionale’
io: “di san remo ho visto poche cose…per esempil la tipa col rossetto messo strano che cantava in coppia col siciliano che somiglia a barry white…”
Enrico: “ahh…Mario Biondiii…mitico! E’ bravo quello…!”
non mi fido piu’ di quello che dici.
E Studio Aperto mi ha fracomato i coglioni.
Perché io non ho un blog?
Più passa il tempo più pare che non si possa, non si debba non avere un blog.
Eppure scrivo per mestiere, oltre che per piacere. Non roba mia, intendiamoci: traduco. Tradurre è una buona scusa per scrivere scrollandosi di dosso la responsabilità delle idee. Il blog mi fa paura perché è volatile, puoi cambiarlo, cancellarlo, abbellirlo, ingentilirlo, inacidirlo. Puoi appesantirlo di orpelli extratestuali, musicafotovideo, puoi far bella figura citando il brano giusto, raccontando la musica che ascolti così che il lettore possa pensare cheffigo, che musica figa che ascolta questo/a qui. Mi ricorda un po’ i miei diari delle medie, coloratissimi e pieni di adesivi e foto incollate. Non lo tengo più, un diario come quello delle medie. Perché dovrei avere un blog? Poi capita che ho cose serie da dire e non ci riesco più, viziata dall’eccessiva libertà del blog.
Eppure ci sono blog che mi fanno venir voglia di scrivere. Questo è uno. Mi diverte e mi irrita. Mi è simpatico e lo prenderei a schiaffi.
Perché aprire un blog? Scrivo sul suo, va’… 🙂
di Marchetto ce n’e’ uno…
E comunque ho sbagliato post 🙁
Sorry
post o blog? 😉
LOL
Mi sono anche resa conto di aver scritto che prenderei a schiaffi questo blog.
Il proofreading non basta mai!
Perfettamente d’accordo. Su Mario Biondi. Insopportabile.
Ma così come è improvvisamente entrato in scena, improvvisamente ne uscirà, e non ce lo ricorderemo più!
poi tra vent’anni qualcuno dirà: “ehi, io c’ho il cd di Mario Biondi, quello si che di musica se ne intendeva!” e per un annetto riproporranno la sua amena canzoncina e il suo vocione sprecato…
Fenomeni mediatici… come i blog, del resto! ma non entro nel dettaglio, ho un pensiero tutto mio e soprattutto non mi ritengo sufficientemente competente per discuterne…
Secondo me come con Mario Biondi così i blog
vanno presi in considerazione sotto un duplice aspetto.
Un conto è Mario Biondi: bravo.
Un conto è il fenomeno mediatico Mario Biondi: mi ha rotto il cazzo.
Per i blog stessa cosa.
Io scrivo su un blog. Parlo raramente di blog.
Chi scrivi su un blog scrivendo di blog mi annoia.
L’ho appena fatto su bora.la e mi sono annoiato da solo!
P.s. Ho appena fatto il colloquio.
Fico!
attendo
ME PAR CHE QUA L’E’ DRIO NASSAR UN FIA’ DE BORDELL…. SCOLTA LA PARANZA, CHE LA FA PANDAN UN FIA’ CO TUT, COMPRESA A BARBA E EL COMPLETIN MARRON! CHAU VECIO 🙂 PS: SE TE VOL MI PARTECIPE AL “SCRIVI NA CAZZADA AL DI’ E TE STARA’ PI MEJO”
Ma l’indovinello?
La paranza sta girando fissa su iTunes.
Anna secondo me oggi hai bisogno di un caffé 😉
L’indovinello è un po’ più sotto
con tanto di soluzione!
OT: a proposito di indovinello. Mi rimangio le parole. Non ho mai notato la scritta Hilary’s Pagani perche’ spesso, anche in provincia di Treviso dove te li piazzano anche come svincolo nei corridoi di casa se non stai attento, non c’e’ l’adesivo. E la scritta con la marca e’ stampata sulla plastica. E qui ti fregano…perche’ il bidone in corsa pare rosso. E invece ha la pubblicita’ subliminale…
Probabilmente allora ad Oderzo riciclano quelli usurati…
però io contestavo appunto il fatto che non partivamo tutti alla pari!
ci sono zone in cui la scritta è nitida e chiara e zone (ahinoi, poveri contadini!) in cui la percentuale di bidoni “sponsorizzati” è bassissima…
così, per amore della polemica…
No Nando..e’ che li guardi in corsa. Fai come me oggi. Pianta la macchina. Scendi e osserva. Hanno TUTTI lo stampo della marca.
Allora farò attenzione… ma anche così per uno che non si ferma (e dubito che chi sta percorrendo una rotonda abbia volgia di fermarsi e scendere dalla macchina) è impossibile notarlo se non c’è l’adesivo…
ripeto, non partiamo alla pari.
Ma è anche vero che nessuno ha detto che dovevamo partire alla pari…
per amore della verità…
dai mo… va ben scrivar cazzade, ma lamanco un fià de serietà…. 🙂
amen.
E io cosa dovrei dire?
Oggi, sotto casa mia (!) un manifesto di un club che annuncia ‘speciale guest DJ – Luca Dorigo’.
Ma come si permette a far vedere in giro la sua faccia? e nella mia città?
Quasi quasi vado lì a dargli del pagliaccio.
No, non ci vado, ma forse la mia cuginetta ci va e le dico di urlarlo lei (che non ha bisogno di essere convinta).
Sono molto,molto indignato.
Raniero Monaco di Lapio Fan Club – ‘1 anno e 2 mesi con la condizionale’