Con la mazza in mano: The Untouchable

Posted by admin | Brodo | giovedì 26 Ottobre 2006 15:29


Chris Carpenter aveva saltato le world series 2004 per un problema tendineo al bicipite destro.
Ma contro quei Boston Red Sox nemmeno lui avrebbe potuto qualcosa.
Nel 2005 la consacrazione con la vittoria del Cy Young quale miglior lanciatore della National League, macchiata, tuttavia, dall’eliminazione ai playoff.
Manca qualcosa, insomma: la grande prestazione nei momenti cruciali.

Percorso parallelo a quello del compagno Pujols.
E dopo che quest’ultimo aveva ammutolito il Comerica Park in gara 1, i riflettori del nuovissimo Bush Stadium di Saint Louis erano tutti puntati sul lanciatore destro del New Hampshire.

82 lanci, pochissimi, 3 valide concesse, 0 punti subiti, 6 strikeouts.
La sua breaking ball è invisibile e per il line up dei Tigers è notte fonda.
All’ottavo inning giù il sipario ma tutti in piedi, al Bush Stadium.
“Tip your hat to Chris Carpenter”. Giù il cappello, come ha detto il manager di Detroit Jim Leyland.

Capitolo Zumaya.
Il lanciafiamme sale sul monte al sesto inning, non al massimo della forma.
Nè fisica, evidente, nè mentale, soprattutto.
Uomini in seconda e terza base per i Cardinals, Pujols al piatto. L’ultimo che vorresti avere di fronte anche se lanci a 103 mph.
Il bullpen predica prudenza, invece il ragazzo si allarga un pò, idealmente parlando.
Parte il missile, Pujols colpisce, ma in bocca a Zumaya. Una fortuna del genere non capita spesso e il nostro dovrebbe capitalizzare.
Lancio in terza base per un doppio gioco che avrebbe eliminato Eckstein e Wilson, in “scoring position”.
Invece Joel manca clamorosamente il guanto del terza base con pallina che finisce quasi tra il pubblico.
Eckstein e Wilson trotterellano verso casa base per il 4-0.
Il ragazzo si farà.

Altrettanto clamorosamente il maggior quotidiano sportivo nazionale, dopo aver snobbato per l’intera stagione il national pastime, decide che è l’ora di scrivere due righe sulle world series.
I poveri Cardinals “continuano a sorprendere”, del resto non erano i favoriti della vigilia, etichettati, forse troppo in fretta, come “vittima sacrificale”.
Addirittura.

Se Bonderman non raddrizzerà la situazione, stasera, nessun sipario si alzerà al Comerica Park per gara 6.

Accompagna la disfatta: Never Be Alone di Justice

3 Comments »

  1. Commento by utente anonimo — 26 Ottobre 2006 @ 15:56

    grazie, ero in astinenza

    fabio

  2. Commento by krossroads — 26 Ottobre 2006 @ 16:01

    ah Fabio…bastava dirlo 😉

  3. Commento by utente anonimo — 26 Ottobre 2006 @ 17:50

    Non posso non commentare un post di Enrico…la doppia negazione rende la proposizione affermativa, vero? da92

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