Fischia il vento, urla la bufera

Posted by admin | Brodo | giovedì 4 Maggio 2006 14:50

L’altro giorno pensavo ai giovani precari francesi.

Gli girano i coglioni per una legge.
Scendono in piazza.
Fanno ritirare la legge.

E tutti a dire “ma tu guarda che giovani coi controcazzi i giovani francesi mica come noi italiani”.

Poveri scemi. Avete la memoria corta.
Cortissima.
E sapete perchè? Perchè non avete mai fatto i conti con un connubio letale: la mia adolescenza trevigiana e la mia memoria impressionante.

E’ l’estate 1992. Io ho 17 anni. Frequento quello che ho definito un agente scolastico criminogeno: il liceo classico.
Siamo in pieno boom edonistico.
Cominciano a girare parecchi soldi.
Cominciano a girare puttane, nani e ballerine.
Esplode il clubbing jesolano.
Tutto ruota attorno alla figura mistica del dj e del club.
Io quell’estate ero ospite (scroccavo, per dirla tutta) a casa di un amico che aveva la sventura di abitare accanto al Movida.
La più trasgressiva discoteca della riviera jesolana.
Era anche il periodo del boom degli acidi.
L’ho scoperto a mie spese. Un tizio uscito dal Movida ha scatarrato sul sellino della mia bicicletta, corrodendolo.
Addirittura per i dj venivano coniati nomi di ispirazione tardo-cristiana. Al Movida c’era la TRIADE: leo mas, fabrice e gemolotto.

“Hey dove vai stasera?”
“Vado giù al Movida, c’è la TRIADE”

Era l’epoca in cui sottovalutavo l’importanza strategica delle armi da fuoco.
Predicavo stupidamente convivenza e pacifismo.

Sta di fatto che nell’estate del ’92, Treviso scopre di avere una piazza e non una passerella.
I ragazzi trevigiani scoprono l’impegno sociale.
I ragazzi trevigiani scoprono che se un bene sociale gli viene tolto, beh anche loro, sì anche loro, sono in grado di riprenderselo.
L’estate del ’92 è la famosa estate della MARCIA DELLE DISCOTECHE.

Per la prima volta nella storia della città dalla seconda guerra mondiale,
centinaia e centinaia di giovani occupano il centro cittadino, sfilando spontaneamente,
e scandendo slogan di protesta come: “cubo libero”, “free drink card”,
“sale sale e non fa male”.
Una legge, se non sbaglio regionale, aveva imposto la chiusura delle discoteche alle due di notte.
Una follia fascista che il giovane trevigiano non avrebbe mai e poi mai accettato.
E sfilò. E la legge venne ritirata.

Gli girano i coglioni per una legge.
Scendono in piazza.
Fanno ritirare la legge.

Nel nome del compagno Coccoluto.

Questo post va ascoltato con un sottofondo impegnato: qualcosa tipo Gam Gam di Gabry Ponte

24 Comments »

  1. Commento by il.poeta — 4 Maggio 2006 @ 14:59

    HASTA EL TAMURE’ SIEMPRE!!!

  2. Commento by Enricoditvdiari — 4 Maggio 2006 @ 15:02

    In manifestazione una ragazza cotonata cantava:

    “Oh Wella ciao, oh Wella ciao”

  3. Commento by criptica — 4 Maggio 2006 @ 15:02

    Foot Lose del Nordest.

  4. Commento by krossroads — 4 Maggio 2006 @ 18:27

    e io dov’ero?

  5. Commento by utente anonimo — 4 Maggio 2006 @ 20:13

    Io me la ricordo questa cosa, era finita anche sui TG nazionali con grande risalto!

    Comunque anch’io penso che le discoteche non si possano chiudere, almeno finchè non sono tutti dentro…

    il solito anonimo

  6. Commento by mume — 4 Maggio 2006 @ 21:12

    “Wella ciao” è bellissimo!

    è la causa che fa paura!

  7. Commento by ZincoCarbonio — 5 Maggio 2006 @ 14:34

    La figata è che noi sappiamo davvero per cosa vale la pena lottare.

    Approposito domenica prossima a San Donà di Piave c’ è un corteo contro lo sterminio delle formiche che in questo periodo, più ghiotte che mai, invadono le case.

    Aberrante crudeltà.

    io ci sarò. Ho già preparato le molotov.

    Lo Zio CiT

  8. Commento by utente anonimo — 5 Maggio 2006 @ 21:34

    mamma mia sto nordest! eccheppalleeee!!! qualche altro riferimento nel mondo movimenterebbe un minimo la ricercata ironia di questo blog, non credi?

  9. Commento by utente anonimo — 5 Maggio 2006 @ 23:09

    Chissà come mai si sente l’esigenza di “qualche altro riferimento nel mondo”, quando si può descrivere il proprio microcosmo in modo così tagliente e originale.

    E’ un piacere leggerti.

    Andre

  10. Commento by Enricoditvdiari — 6 Maggio 2006 @ 02:47

    spiace che ti annoi utente anonimo.

    è un mio limite. riesco a narrare solo ciò che vivo a un metro da me.

  11. Commento by utente anonimo — 7 Maggio 2006 @ 11:32

    Enrico parla del Nord-Est, queste chiche microgeografiche sono degne di Augé….

    Mi pare di vedere che ci siano due tendenze così opposte che alla fine si conciliano: regionalismo culturale estremo e decontestualizzazione territoriale, meraviglioso.

    Il paesaggio in cui ci riconosciamo è diventato un’ omogenea distesa di capannoni senza carattere, frequentiamo posti che non sono più legati alla realtà territoriale veneta e nonstante questo c’è gente che va in giro a ribadire le nostre radici celtiche.

    L’anonimo degli inKroci

  12. Commento by krossroads — 7 Maggio 2006 @ 11:53

    cheffigo che e’ il mio amico utenteanonimo, eh?

  13. Commento by Enricoditvdiari — 7 Maggio 2006 @ 12:02

    Mi sa che devo aprire un rubrica apposita e chiamarla “Non luoghi” 🙂

  14. Commento by utente anonimo — 7 Maggio 2006 @ 15:25

    SI SI SI ti prego!!!

    Il Nord-Est ed altri non-luoghi, o qualcosa del genere. In fin dei conti il non-luogo per eccellenza per me è la discoteca, di cui il Veneto-Friuli abbonda direi…

  15. Commento by utente anonimo — 10 Maggio 2006 @ 11:24

    mi chiedevo quando saresti tornato..leggevo il tuo blog prima perche’ segnalato da mattia..non sapevo nemmeno il tuo nome e ti incrociavo ogni tanto in stazione.. ora sei qui di nuovo e rendi piu’ piacevole l’atrofizzarsi del mio sedere su questa sedia d’ufficio!

  16. Commento by utente anonimo — 10 Maggio 2006 @ 11:34

    ciao tesoro ci sei? chiara

  17. Commento by Enricoditvdiari — 10 Maggio 2006 @ 11:36

    fantastico:

    – ho un coinquilino che è venuto a trovarmi in ufficio

    – ho una coinquilina che è venuta a trovarmi sul blog

    Sperimento la post-modernità.

  18. Commento by utente anonimo — 10 Maggio 2006 @ 11:40

    ciao tesoro,alessandro è li? alena arriva alle 14 e non ha le chiavi,lui è a casa?altrimenti passa da me al bar

  19. Commento by utente anonimo — 10 Maggio 2006 @ 11:47

    comunque la da fastidio questa cosa dell'”utente anonimo”…sono tutto tranne che anonima…Chiara

  20. Commento by utente anonimo — 10 Maggio 2006 @ 13:37

    siete ancora tutti in ufficio? chiara

  21. Commento by krossroads — 10 Maggio 2006 @ 18:41

    cazzo…stara’ ancora aspettando al bar Chiara?

  22. Commento by frassica — 11 Maggio 2006 @ 13:50

    il nord est c’ha un sacco di cose da dire. la gente come me che ci vive forse ne ha ancora poche e quelle poche son pure noiose, beh vorrei veder voi con tutta quell’illegalità assorbita negli anni dell’anfetamina e dell’lsd.

    la mamma di metiu

  23. Commento by utente anonimo — 19 Luglio 2006 @ 15:06

    Ho scelto una categoria ad istinto. Nord Est.

    Aggiungi che hai anche un ex compagna d’universita’ che vive in Australia e ti viene a trovare nel blog….forse siamo arrivati anche al cyber-transnazionalismo post moderno.

    C’ero anch’io quell’estate…o forse era quella dopo…scroccavo casa insieme a te dalla stessa persona..pero’ non ricordo la marcia. Ma sappiamo che ho la memoria corta….di chi era la casa a proposito?

  24. Commento by Enricoditvdiari — 19 Luglio 2006 @ 16:33

    ciao australiana 🙂

    con te mi sa che ho condiviso un’altra casa.

    E credo di aver condiviso anche il tuo bungalow. Ce l’hai ancora?

    La casa invece che abbiamo condiviso insieme mi pare fosse dalle parti di piazza Mazzini alla corte del “Re dei Metronotte”, possibile?

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