Incidere una svastica sulla carrozzeria di un’auto francese- Ultima Parte

Posted by admin | Brodo | lunedì 10 Novembre 2008 16:14

Questa storia ha annoiato forse prima me che voi.
Quindi la faccio breve.

La lettera continua che la tizia si sta avvicinando alla data del dottorato.
Ha un appuntamento a casa del professore.
Rimane bloccata nella neve per 5 ore.
Arriva a casa del professore che è notte.
Si ferma lì a dormire.

L’appuntamento serviva per fornire le indicazioni bibliografiche necessarie per passare l’esame.
A un certo punto il professore fa “scusa un attimo” e va in bagno.

Solo che caga con la porta aperta.
E la tizia sente tutto.
Dottorato e merda.

Poi se ne va a casa e comincia a studiare.
Il professore le dà dei compitini da svolgere.
Lei li svolge e li spedisce al professore.

Il professore però a un certo punto sparisce.
Non risponde nemmeno al telefono.
Si fa vivo solo una volta, al telefono.
E la rassicura. Le dice di non preoccuparsi.
Che tanto la traccia dell’esame l’avrebbe scritta lui.

E le dice di prepararsi bene su un punto molto specifico.
E lei è rassicurata.

Però il professore non risponderà mai più al telefono.

Arriva il giorno dell’esame e ci sono 20 persone.
Lei è l’unica la cui formazione è coerente con il tema del dottorato.
Allora si siede sempre più tranquilla.

Arriva la traccia. Ma la traccia non c’entra nulla
con quanto lei ha studiato fino a ora.
Ma proprio nulla. Tutta un’altra cosa.
Allora capisce che qualcuno l’ha fregata di brutto.

Allora si alza.
E riconsegna il foglio in bianco.
E bestemmia tra sé e sé.
Esce, va in bagno e piange a dirotto.

Aspetta l’uscita del professore.
Chiede spiegazioni. Ma il professore fa finta di nulla.
E come tutte le persone deboli quando viene attaccata,
attacca di conseguenza.
E la taccia di totale incompetenza e ignoranza.

Allora lei se ne va.

Passa una settimana.

Ed è una mattina come un’altra
quando lei si sveglia
prende il treno
si dirige al parcheggio del dipartimento,
sì, il dipartimento che lei sognava.

Tira fuori una chiave e incide una svastica sulla portiera
dell’auto del suo professore.

Questa lettera finisce così.
Non l’ho riportata tutta
primo perché mi stavo annoiando
secondo perché non esiste nessuna lettera,
il protagonista di tutto questo sono io.

10 Comments »

  1. Commento by R. — 10 Novembre 2008 @ 19:07

    Il dettaglio della cagata è tremendo. Comunque avresti dovuto incidere le due G contrapposte di Gucci, non una svastica.

    😉

  2. Commento by teo — 10 Novembre 2008 @ 19:42

    me la ricordavo.
    dannati balbi.

  3. Commento by kross — 10 Novembre 2008 @ 22:37

    come mai hai scelto una donna, come alter ego?

  4. Commento by EdTv — 11 Novembre 2008 @ 08:30

    per renderlo ancor meno
    riconducibile a me.
    volevo essere anonimo fino in fondo
    poi ho deciso di chiudere tutto
    ma almeno dire la verità

    🙂

  5. Commento by Boiazza — 11 Novembre 2008 @ 12:11

    io più che una svastica avrei inciso “MOKA DJ IL FUTURO E’ NOSTRO” che poi è lo stesso

  6. Commento by EdM — 11 Novembre 2008 @ 15:20

    porca merda…

    va ben tutto, ma pure la cagata!

    Certo, il ruolo femminile strideva con l’ambientazione in casa del prof… in mezzo alla neve… senza nemmeno un tentativo di estorcere sesso…

    Oppure hai dovuto subire pure atti di sodomia opportunamente nascosti?

  7. Commento by il.poeta — 13 Novembre 2008 @ 13:22

    porco vazzo che tristezza di prof. tu sei un grande.

  8. Commento by Calia — 17 Novembre 2008 @ 13:34

    ma perchè il prof ha cagato con la porta aperta?
    che spiegazione ti sei dato di questa cosa?

  9. Commento by EdTv — 17 Novembre 2008 @ 13:39

    di tutti gli eventi nefasti di quel periodo
    la cagata è sicuramente il più atroce.

    e tu sei indirettamente coinvolto,
    nel senso che appena ho percepito
    lo scarico di merda il primo pensiero
    è stato quello di chiamarti e farti sentire
    tutto in diretta, però mi avrebbe sgamato di brutto

    l’ipotesi che non è trascurabile
    è che in realtà non stesse cagando
    con la porta aperta ma che la diarrea fosse
    talmente impetuosa da farsi sentire
    anche a porte chiuse. difficile ma possibile.

  10. Commento by HAL9000 — 8 Dicembre 2008 @ 14:49

    Non ho parole…

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