Omen Nomen
Che Trieste si stia risvegliando nell’ennesimo capolinea
di un’estate decadente?
No.
Non basta un articolo su Glamour (numero di settembre, decadere per credere)
per farla rialzare.
Soprattutto quando all’interno dell’articolo leggi perle del genere:
"Mi piace Piazza Hortis, sembra di stare a Vienna".
Con la differenza che a Vienna non rischi di sfracellare
il tuo polacchino di vernice nera Paul Smith
in una merda di cane cacata dalla bestia di uno studente
di lettere che gioca nel parco lì vicino e che fa finta di niente.
Trieste per risollevare un’estate indecente
si inventa un festival dei popoli in Piazza San Antonio.
I festeggiamenti in Piazza San Antonio
sono stati fonte costante di ribrezzo sociale.
Ho avuto solo il torto di seguire le orme del mio coinquilino,
direttore di una radio locale, Radio Supponente.
Una radio che quando la ascolti
ti vien voglia di dire "scusa, non son degno".
Sono allo Stand libanese.
Il tessuto dei miei pantaloni Incotex
fa attrito con il prefabbricato in plastica e nylon.
Perfettamente intatto e integro.
Nessun segno di bombardamento.
"Senti ti va dell’hummus?"
"Cosa?"
"Hummus!!"
"E che cazzo è?"
"E’ una salsa fatta coi i ceci per accompagnare i Felafel"
"Scusa ma i felafel non sono fatti coi ceci?"
"Sì"
"Tipo che mangio un pomodoro con il Ketchup?"
"Più o meno"
Assaggio l’hummus.
Hummus.
Tutto il venerdì sera si concentra attorno a questa nuova parola chiave.
Spero esista un tag apposito su Technorati.
L’Hummus fa cagare.
Leggermente meno dei Felafel ma fa schifo lo stesso.
E poi inizia e finisce per consonante.
Io ho una mia classifica personale di odii in base ai nomi.
Adoro i nomi che iniziano e finiscono per vocale.
Enrico.
Se avrò una figlia la chiamerò Ottavia.
Accetto i nomi che iniziano per consonante e finiscono per vocale.
Giovanni.
Se inizi per vocale e finisci per consonante…mhhh…ti tollero a stento.
Ma se inizi per consonante e finisci per consonante
ti odio di default.
Mio padre si chiama Loris.
Deambula con brio: Giungla di Città di Adriano Celentano
senti ma non ti sarai limitato troppo nell’elencare le GRIFF?
Maledetto….mi tolleri a stento…
Saooooooo da92
Come fai con HermèS, VaN NoteN, ToM ForD e MarC JacobS?
R.
Schivato il pericolo per un pelo!!! 😉
Tornata dalla Grande Mela e completamente ko dal fuso orario; ma un giro sul tuo blog è d’obbligo! Curiosità nostalgica?
Un bacio,
MumE
Visti i post precedenti e col mio istinto da ex-psicanalizzata ti chiederei come si chiama tua madre… Secondo me ha un nome complesso tipo Anna Cristel…. Di quelle cose da smaltire in anni e anni di specialisti…
Sarà perchè sei coinquilino del direttore di Radio Supponente, sarà perchè con la Trieste bolognesizzata ci sei piaciuto, ma quasi quasi ti linko.
Raf: 😉 …io sono accettata e sta cosa mi turba.
Tu che cominci e finisci con due vocali poi!!!!
R.
R.? ah, sei stato avvertito che ho cambiato il mio nome in IstinA?
volevo dire consonanti scusa KRoSS
non so se mi urta di più che tu non conoscessi l’hummus e i falafel o che li abbia liquidati come fossero banali carboidrati! Se mi liquidi secondo lo stesso principio anche burrata, stracciatella pugliese e gelato con la panna, ti tolgo il saluto.
Non posso però non sentirmi solidale sui Valter, Boris, Cloris, Denis, Carmen, Miriam, Raul,… Mi provocano un po’ di irrazionale irritazione nella convinzione che siano stati allevati da genitori con manie esterofile e ambizioni di originalità. Ma non so che pensare dei genitori di una povera Ermelinda o di quelli di Eriberto, di Adelmo e Adalgisa, di Olindo e Olga, di Iride e Igino…
Enrico, potente in patria.. Nomen Omen?
Mamma stanca
P.S. ho citato questo blog nella presentazione per un cliente con tanto di screenshot dei commenti ad un post
“P.S. ho citato questo blog nella presentazione per un cliente con tanto di screenshot dei commenti ad un post”
Hai proposto un modello di business autolesionista?
mmm..da dove comincio??
Dalla tua perplessità (accennatami telefonicamente) riguardante il tuo nuovo acquisto calzaturiero ovvero il polacchino nero??
Beh ti tolgo ogni dubbio: è Paul Smith quindi è figo. Punto
Naturalmente l’ accenno ad Incotex resta sempre un cavallo di battaglia lussurioso quindi capibile a pochi..fiuuu
Ma posso lo stesso odiare tantissimo giovannifloris mettendo in questo modo il nome?
Beh se così non fosse mi prendo la libertà di considerarla come licenza poetica e fanculo tutti..
Lussuriosamente
LoZioCit
e ricordate che:
Quando Chuck Norris bestemmia, Dio compie delle metamorfosi per non contraddirlo.
il polacchino spacca.
Il polacchino Paul Smith è quintessenzialmente British.
R.
i polacchini non andavano di moda qualche anno fa? si usano ancora?
Comunque io mi chiamo DanieL…enrico ti prego dimmi che non mi odi…da92
ma sai che sei davvero profondo vorrei conoscerti ! ti prego incontriamoci da qualche parte, ti prego! dai….abbiamo così tante cose in comune…
MXFXHXC
Ho citato questo blog per dimostrare che inserire un blog in un sito aziendale (non solo, ma questo genio pensa bene che web2.0 voglia dire mettere qualsiasi cazzata anche nei siti aziendali) porta al proliferare del cazzeggio, anche da parte di persone dotate di neuroni. Figuriamoci da parte dei miei clienti…
Mi spiace deludervi, ma in Inghilterra i polacchini li ho visti amati solo dai gay e dagli immigrati italiani mileuristi convertiti in duemilasterlinisti e che quindi si potevano comprare scarpe fatte nelle Marche e poi rivendute dalle marche.
Mamma intollerante
enrico maria è ok,
alice (mia moglie) anche…
ma i miei figli?!?!?!
tadej e jan????
a) enrico non ti preoccupare, mi occupo solo di nomi della tradizione italiana. Quindi i tuoi figli sono ammessi 🙂
b) non sono affatto profondo. sono terribilmente superficiale, credo si capisca
c) ho sonno, dannatamente sonno